I tre sindacalisti, coinvolti nell’aggressione dei dirigenti dell’Air France, sono stati condannati a pene fra i tre e i quattro mesi con la condizionale. I vertici della compagnia di bandiera francese, nell’ottobre del 2015 erano stati inseguiti ed aggrediti da una folla inferocita. I manifestanti – per la maggior parte magazzinieri appartenenti al sindacato Cgt – avevano fatto irruzione nella sala dove era in corso la riunione del Consiglio di Amministrazione dell’Air France. Nel corso del vertice, alla quale hanno partecipato anche i rappresentanti dei lavoratori, si stava discutendo un piano di ristrutturazione che prevedeva il licenziamento di 2.900 dipendenti.
A pronunciare la sentenza è stato il tribunale di Bobigny che ha condannato i tre sindacalisti per violenze in concorso con altri, mentre altri due rappresentanti delle parti sociali – accusati dello stesso reato – sono stati assolti. Inoltre dieci impiegati ed ex impiegati di Air France dovranno pagare 500 euro per i danni causati. “Abbiamo voltato pagina su questo triste momento per Air France”, ha detto dopo la sentenza il direttore generale della compagnia aerea, Marc Janaille, citato dal sito di Le Figaro, aggiungendo di non avere altri commenti da fare.
Tra le vittime delle aggressioni ci sono il Vice presidente dell’hub di Air France a Orly, Pierre Pilssonier, e il direttore delle risorse umane, Xavier Broseta, la cui foto – con la camicia strappata e mentre scavalca una barriera – hanno in breve tempo fatto il giro del mondo, rimbalzando su tutti i social.