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Aereo si schianta nel lago Yirol, 19 morti

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Grave incidente aereo a Yirol, nel Sud Sudan, dove un piccolo charter L-140 è precipitato nelle acque di un lago poco dopo essere decollato dall'aeroporto di Juba, lo scalo internazionale del Paese, diretto a Yirol, nel centro del Paese. Al momento dell'incidente, il velivolo (probabilmente di proprietà della South West Aviation) trasportava 23 persone, 19 dei quali rimasti uccisi nello schianto. Fra i superstiti, oltre a un bimbo di 6 anni e a un uomo di cui non si conoscono ancora le generalità, anche un medico italiano appartenente all'associazione Cuamm-Medici con l'Africa, il 32enne Damiano Biagio Cantone. La notizia della sua presenza a bordo è stata confermata dal ministro dell'Informazione dell'Estearn Lakes Yirol, Taban Abel Augek, interpellato da Repubblica.

 

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Un pastore anglicano fra le vittime

“Non abbiamo ancora stabilito tutti i dettagli sulla compagnia aerea – ha detto ancora il ministro -, quello che sappiamo è che si tratta di un aereo da 19 posti che andava da Juba a Yirol questa mattina”. Ancora in corso di accertamento le cause dell'incidente, probabilmente però dovuto al maltempo o alla scarsa visibilità: “Quando è arrivato il tempo era molto nebbioso, ha cercato di atterrare si è schiantato nel lago Yirol vicino alla città di Yirol. E' molto triste”. Fra i morti, come confermato dallo stesso ministro Augek, anche il vescovo anglicano della città, Simon Adut. La stazione radio delle Nazioni Unite Radio Miraya, la stessa che ha riferito dei tre superstiti, ha pubblicato un’immagine sul proprio account Twitter del relitto contorto dell’aereo immerso nell’acqua.

 

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Cuamm: “Cantone in buone condizioni”

Fra le persone scampate al disastro, come detto, anche il medico italiano che, come riportato, è stato trasportato presso l'ospedale di Nairobi. Immediatamente attivata anche l'Unità di Crisi della Farnesina, in contatto con l'ambasciata italiana ad Addis Abeba, competente per il Sud Sudan. Cantone era diretto all'ospedale di Yirol per prestare servizio insieme alla Ong Cuamm che supporta la struttura dal 2007 a favore della salute di mamme e bambini. Un comunicato dell'associazione ha fatto sapere che, “seppur addolorati per le tante vittime e le loro famiglie, confermiamo che le condizioni del dottor Cantone sono buone e che il medico non è in pericolo di vita. Verrà trasferito a Juba e rientrerà presto in Italia”.

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