Le autorità colombiane hanno confermato l’incidente aereo avvenuto nei cieli colombiani sabato scorso e costato la vita a dieci persone: 8 passeggeri, tra i quali un bambino, e due membri dell’equipaggio. Il piccolo velivolo, un Piper 31, era decollato da Araracuara nel dipartimento sud orientale colombiano di Caquetà ed era diretto verso Florencia, capoluogo dello stesso distretto. L’aeronautica civile colombiana ha informato la stampa locale che il mezzo è scomparso dai radar poco dopo il decollo, verso le tre del pomeriggio di sabato. I resti, caduti nella giungla amazzonica che ricopre parte della regione , erano stati individuati a pochi chilometri dal previsto aeroporto di atterraggio da un elicottero militare attrezzato con un dispositivo di rilevamento del calore umano . “Purtroppo – spiega Gustavo Ortega, coordinatore del dipartimento Risk Management di Caquetà – nessuna traccia di calore è stata rilevata nella zona”. “Le dieci persone a bordo del Piper – ha precisato in una intervista rilasciata alla radio nazionale RCN – sono morte nel momento dell’impatto”.
Nelle prossime ore si spera di riuscire a ritrovare i corpi, che verranno poi trasferiti all’obitorio. Alle ricerche, rese difficili dalla vegetazione, partecipano la Defensa Civil (la protezione civile) sia del dipartimento dell’Amazonas sia di Villavicencio, le più vicine alla zona dell’impatto. Sono ancora sconosciute le cause dello schianto. L’aeronautica civile ha aperto un’inchiesta e si aspettano risposte nelle prossime ore. Particolare macabro, l’agenzia dell’aviazione ha diffuso la notizia dello schianto pubblicando su Facebook la foto dell’incidente. Lo scatto mostra una colonna di fumo nero che si leva sopra la giungla. All’immagine è stato aggiunto un commento che spegne ogni speranza: le possibilità di trovare qualche superstite sono minime.