Una morte orribile quella di un giovanissimo studente universitario di 21 anni, Luca, annegato mentre tentava di recuperare le chiavi della sua auto, scivolate in un tombino situato nel centro della frazione di Abbiategrasso, nella città metropolitana di Milano, a poca distanza dall’ex Istituto “Golgi”. La dinamica dell’accaduto è stata ricostruita grazie alle immagini acquisite dagli inquirenti da una telecamera di sorveglianza posta nel luogo della tragedia, avvenuta nelle prime ore dell’11 marzo e consumatasi in pochi minuti. Il giovane, per recuperare il mazzo caduto nella grata dello scarico fognario, ha sollevato la griglia di chiusura, infilandosi nel pertugio con testa e spalle cercando di afferrarlo. A questo punto, però, non sarebbe più riuscito a venire fuori dal tombino, annegando in 40 centimetri d’acqua, probabilmente anche intossicato dalle esalazioni fuoriuscite dalla fognatura.
La sequenza della tragedia
Nelle immagini esaminate dai Carabinieri, è possibile vedere tutta la drammatica sequenza, dal sollevamento del chiusino ai disperati tentativi del giovane di uscire dalla trappola mortale nella quale era rimasto incastrato, rivelatisi inutili. A completare il quadro drammatico dell’accaduto, una sorte avversa la quale ha fatto sì che, in quel momento, nessuno passasse da quelle parti per aiutare lo studente. Ad allertare i soccorsi sarebbero stati due ragazzi transitati nella zona quando per Luca non c’era ormai più nulla da fare. Quando i Vigili del fuoco hanno estratto il corpo, hanno rinvenuto anche le chiavi dell’auto (parcheggiata poco distante), ipotizzando fin da subito (come poi confermato dalle immagini riprese dalla telecamera) il suo tentativo di riprenderle nello scarico. Per riuscire a tirar fuori il giovane dall’apertura, è stato necessario il prosciugamento del tombino.
Il 21enne, figlio di un meccanico della zona, frequentava i corsi universitari presso la facoltà di Scienze della comunicazione dell’Università degli studi di Milano. Nel centro di Abbiategrasso era piuttosto conosciuto avendo tentato, nel 2013, di candidarsi alla Consulta giovani del Comune.