Da alcune settimane Napoli fa i conti con una nuova escalation di omicidi. Due agguati si sono verificati negli ultimi giorni. Il primo, venerdì sera, ha causato la morte del 26enne Andrea Saraiello, residente a Secondigliano. Il suo cadavere è stato trovato in via Lois Bleriot steso in mezzo alla strada a pochi metri dal suo scooter. Un’esecuzione secondo una prima ricostruzione operata dai carabinieri che si stanno occupando del caso. Il giovane stava percorrendo la via, ubicata a non molta distanza dall’aeroporto di Capodichino e dalla Us Naval Support Activity quando sarebbe stato avvicinato da uno o più sicari che avrebbero aperto il fuoco contro di lui.
L’altra esecuzione è andata in scena ad Acerra. In pieno centro, tra la folla del sabato sera in Piazza San Pietro. Ad essere ucciso Adalberto Caruso, 57 anni, noto alle forze dell’ordine, che era seduto su una panchina (ma le circostanze e la dinamica precisa sono oggetto del lavoro dei militari del Gruppo di Castello di Cisterna) di fronte ad un grande crocifisso di metallo e ad un quadro raffigurante la Madonna. Un solo colpo di pistola al capo sparato alle sue spalle da un sicario che ha agito forse con l’aiuto di un complice (anche questo particolare è all’esame degli inquirenti). Fuggi fuggi e panico nella piazza gremita che incrocia Viale della Resistenza e Corso Italia. A terra macchie di sangue e materia cerebrale insieme con i sandali che aveva l’uomo; portato nella clinica “Villa dei Fiori” è morto poco dopo.