Diversi eventi in tutta Italia hanno celebrato la festa per i 70 anni dalla Liberazione. Per Sergio Mattarella si tratta del suo primo 25 aprile da presidente e questa mattina alle 9.45 in punto è giunto a piazza Venezia a Roma per deporre una corona d’alloro all’altare della Patria. Il Capo dello Stato è poi stato accolto da un lungo applauso della folla raccolta nei pressi del Milite Ignoto.
Presente anche il premier Matteo Renzi che sulle note di “Bella Ciao”, colonna sonora del filmato sulla visita a Marzabotto dei giorni scorsi, ha rivolto gli auguri al Paese: “Abbiamo previsto diversi eventi per questo anniversario. Buon 25 aprile a tutti! #ilcoraggiodi”, ha poi scritto il premier nel tweet che accompagna il video”. Aldo Tommasino Rodriguez Pereira, partigiano di 93 anni, è stato ospite d’onore alla cerimonia di Piazza Venezia dove ha ricevuto l’abbraccio del primo ministro.
Mattarella invece ha subito raggiunto Milano dove attorno al Teatro Grassi, centinaia di persone lo hanno accolto con applausi e ringraziamenti. Il 25 aprile “è la festa della libertà di tutti. Una festa di speranza ancor più per i giovani: battersi per un mondo migliore è possibile, è giusto, non è vero che siamo imprigionati in un presente irriformabile” ha detto il capo dello Stato aggiungendo: “Abbiamo una strada non facile davanti a noi ma le nostre radici hanno ancora molta linfa. I nostri padri ci hanno dato moltissimo e onorarli, per noi, comporta l’onore di compiere nuovi passi. La festa della Liberazione -ha concluso- è un incitamento a tenere la schiena dritta ad essere fedeli a noi stessi”.
A Porta San Paolo invece, luogo simbolo della liberazione, durante il corteo del 25 aprile, al passaggio della Brigata ebraica sono iniziate grida, insulti e qualche spintone. “Israele stato fascista” e “Fuori i sionisti dal corteo” sono alcuni degli slogan con cui un gruppo di persone è intervenuto nella giornata. Si tratta di una cinquantina di manifestanti che sventolavano bandiere palestinesi mostrando cartelli come “Palestina libera” o “Sionismo uguale terrorismo”. Ma lo striscione più grande è stato esposto all’angolo di piazza San Babila con una scritta a grandi caratteri: “Contro l’imperialismo e il sionismo. Con la resistenza palestinese al fianco dei popoli che lottano”. La brigata ebraica ha risposto alle provocazione all’unanime grido: “Siamo tutti antifascisti” e poco dopo non sono mancati alcuni spintoni tra i dimostranti dei due gruppi. Le forze dell’ordine sono intervenute ma non si sono registrati eventi gravi.