Welfare domestico in rapida evoluzione. Lorenzo Gasparrini ĆØ il segretario generale dell’associazione nazionale delle famiglie datori lavoro domestico (Domina). āIl lavoro domestico rappresenta non solo una necessitĆ per le famiglie italiane. Ma anche, specialmente nei momenti di crisi economica, unāopportunitĆ di lavoro per i giovani- afferma Gasparrini-. Anche per i giovani italiani questo settore puĆ² essere unāopportunitĆ di lavoro. In particolare, nelle regioni del Sud caratterizzate da un alto tasso di disoccupazione giovanile, il lavoro domestico puĆ² rappresentare un ambito di lavoro sicuro, formativo e duraturoā. Sono 51 mila, infatti, i giovani lavoratori under 30 nel lavoro domestico. Il lavoro domestico ĆØ da sempre considerato un settore in cui vi ĆØ una maggiore presenza di lavoratori āanzianiā. In realtĆ gli under 30 che si occupano di lavoro domestico sono 51 mila ed il dato ĆØ significativo soprattutto per gli italiani. In Italia la disoccupazione giovanile ĆØ tra le piĆ¹ alte a livello europeo ed, in particolare, in alcune aree del Paese raggiunge livelli preoccupanti. Se a livello nazionale il tasso di disoccupazione ĆØ pari a 22,7%, in Sicilia il valore arriva al 42% ed in Calabria arriva al 44,4%. In queste aree anche il lavoro domestico diventa unāimportante opportunitĆ di lavoro per i giovani.
Appello del Papa
In una societĆ con sempre piĆ¹ anziani, la cooperazione tra le generazioni ĆØ fondamentale. āPer favore, non allontanare gli anziani, e dove non cāĆØ unāaltra possibilitĆ che una casa di riposo andarli a trovare e portare i bambini a trovarliā, ĆØ lāappello di Francesco. Prosegue il Papa:Ā āSono lāonore della nostra civiltĆ , i vecchi, che hanno aperto le porte, e tante volte i figli si dimenticano di questoā. A me piaceva a Buenos AiresĀ andare a visitare le case di riposo. E una volta ho chiesto a una signora: āQuanti figli ha?ā. āNe ho quattro, tutti sposati, con i nipotiniā. āLoro vengono?ā. āSƬ, vengono sempreā. Quando sono uscito dalla camera lāinfermiera mi ha detto che aveva detto una bugia per coprire i figli: āNon vengono da sei mesiā. Questo ĆØ scartare i vecchi e pensare che sono materiale di scartoā. Quindi āper favore, ĆØ un peccato grave! Il quarto comandamento ĆØ lāunico che dice il premio: āOnora il padre e la madre e avrai lunga vita sulla terraā. Questo comandamento di onorare i vecchi ci dĆ una benedizione. Per favore, custodire i vecchi, e se perdono la testa custodire i vecchi, perchĆ© sono la presenza della storia, la presenza della mia famiglia, e grazie a loro io sono qui. Per favore, non lasciarli da soli!. Non ĆØ una questione di cosmetici e di chirurgia plastica. Piuttosto, ĆØ una questione di onore, che deve trasformare lāeducazione dei giovani riguardo alla vita e alle sue fasi. Lāamore per lāumano che ci ĆØ comune, inclusivo dellāonore per la vita vissuta, non ĆØ una faccenda per vecchi. Piuttosto ĆØ unāambizione che renderĆ splendente la giovinezza che ne eredita le qualitĆ migliori. La sapienza dello Spirito di Dio ci conceda di aprire lāorizzonte di questa vera e propria rivoluzione culturale con lāenergia necessariaā. Gli anziani vanno onorati, cosƬ si riconosce la loro dignitĆ . Alle famiglie l’invito ad avvicinare i bambini ai nonni e a non trascurarli quando fossero ospiti in una casa di cura o di riposo.
Welfare casalingo
Il Rapporto annuale sul lavoro domestico, curato dallāOsservatorio Domina, si focalizza anche sullāevoluzione dei giovani (under 30) nel settore del lavoro domestico. Questi 51 mila lavoratori domestici (regolari), rappresentano il 5,7% totale lavoratori domestici. Lāanalisi della serie storica evidenzia come il valore sia tornato a crescere a partire dal 2020 e come nel 2022 si registri una nuova flessione. La crescita del 2020 esattamente come quella del 2012 ĆØ influenzata dalle regolarizzazioni messe in atto nellāanno che di fatto hanno portato a far crescere il peso dei giovani nel lavoro domestico. Questi dati complessivi nascondono due tendenze opposte, che vengono messe in evidenza considerando separatamente i lavoratori italiani da quelli stranieri. Le serie storiche esprimono chiaramente le tendenze in corso negli ultimi dieci anni: nel 2012 i lavoratori domestici italiani āgiovaniā erano 14 mila, negli ultimi dieci anni il numero ĆØ cresciuto arrivando a quasi 18 mila nel 2022 (+21%). Malgrado il trend di crescita sia confermato nel lungo periodo si registra una forte flessione nellāultimo anno.
Welfare solidale
I lavoratori stranieri, invece, hanno registrato dal 2012 al 2019 un trend opposto, di calo costante, invertito solo nel 2020-21 a seguito delle procedure di emersione attuate per fronteggiare la pandemia. Complessivamente, il numero di lavoratori stranieri ĆØ diminuito del 75% nel periodo 2012-2022. Il calo degli stranieri e il contemporaneo aumento degli italiani hanno avuto come conseguenza diretta lāaumento, in percentuale, della componente autoctona, passata dal 9,9% al 35% del totale under 30. Quindi se nel 2012 solo il 10% dei lavoratori under 30 nel lavoro domestico era italiano, oggi la percentuale ĆØ aumenta al 35%. Le principali caratteristiche dei giovani lavoratori domestici con nazionalitĆ italiana. Si tratta di quasi 18 mila giovani lavoratori domestici che nel 2022 avevano meno di 30 anni. Per quanto riguarda la composizione per genere e per tipologia di rapporto, le donne rappresentano lā82% del totale. La maggior parte di questi giovani domestici (58%) si occupa di assistenza alla persona (ābadanteā). Mentre il restante 42% ĆØ inquadrato come colf. Mediamente guadagnano 3.700 euro, importo medio che deriva sia dallāorario ridotto (il 55% lavora meno di 19 ore a settimana) sia dalla durata dei contratti per un lavoratore su due non va oltre i 6 mesi. Solo il 7% supera i 10 mila euro di retribuzione annua. Del resto meno di un lavoratore su dieci lavora almeno 35 ore a settimana. La maggior parte di questi lavoratori si trova nel Sud 47%, dove la disoccupazione giovanile ĆØ un fenomeno piĆ¹ radicato.
Mappa
A livello regionale, il maggior numero di lavoratori domestici di nazionalitĆ italiana si concentra in Sardegna (3,2 mila), addirittura piĆ¹ che in Lombardia (2 mila) e Lazio (1,8 mila). Pur essendo una regione molto meno popolosa rispetto alle altre due, questo dato non deve sorprendere, dal momento in cui, in Sardegna, ben lā82% dei lavoratori domestici ha cittadinanza italiana. Se poi andiamo a vedere come cambia lāincidenza di questi lavoratori āgiovaniā sul totale lavoratori domestici italiani, vediamo che in Calabria un lavoratore domestico su 10 ĆØ under 30. Di contro, il fenomeno ĆØ molto basso in Veneto (4,3%) ed Emilia Romagna (4,4%). Situazione diversa per quel che riguarda i giovani lavoratori stranieri, che sono oltre 33 mila nel 2022. Nella maggior parte dei casi si tratta di colf (66%). E lāanalisi di genere mette in evidenza la forte presenza maschile (42%). Elementi che evidenziano come i dati siano influenzati dalla recente regolarizzazione, in molti casi il lavoro domestico ĆØ la porta dāingresso per il lavoro regolare, ma una volta acquisiti i documenti i migranti cambiano settore economico. Rispetto agli italiani guadagnano di piĆ¹ (5.200 euro), infatti il 41% lavora dalle 25 alle 29 settimane ed il 55% ha dichiarato nel 2022 almeno 6 medi di lavoro. Diversamente dagli italiani si trovano al Nord (59%), dato in linea con la maggiore presenza straniera nelle regioni del Nord dāItalia. Mentre le regioni con la maggiore incidenza sono Campania (7,2%), Calabria (7,0%) e Sicilia (7,0%).