“La festa dell’Assunzione di Maria ci rivela la sublime dignità che Dio ha conferito all’uomo”. Sono le parole pronunciate da Papa Francesco per la Vergine Assunta, una ricorrenza molto importante per tutta la cristianità. Dinanzi alle situazioni, spesso preoccupanti e drammatiche, che ci stanno coinvolgendo, abbiamo veramente bisogno di orientare lo sguardo verso la Madonna.
Col suo aiuto le tante minacce di divisione e morte che si propagano ovunque possano lasciare il posto alla forza della vita e al proposito di costruire la pace. Il male può essere abbattuto testimoniando quel bene più grande e più felice che deriva soltanto dall’amore. Proprio rispecchiandosi nella mirabile immagine della Madre di Dio, ogni uomo, nella sua quotidianità, può scegliere di comportarsi con carità e giustizia, rispetto e verità contribuendo a realizzare un mondo migliore.
Nella festività di Maria Assunta in cielo i cristiani sono chiamati anche a riscoprire la bellezza del rapporto con il Signore e Sua Madre. L’Assunzione, nel suo significato più profondo, è in realtà la festa di una giovane ragazza di Nazareth che con il suo grande “sì” ha contribuito a cambiare la storia dell’umanità. La Madonna è testimone accreditata che l’esistenza non finisce ma si trasforma, entrando nella sua pienezza attraverso l’incontro col Creatore. Infatti, Maria è salita in cielo anima e corpo in conformità al Figlio suo che ha vinto la morte, permettendo di prefigurare e anticipare la nostra resurrezione che avverrà alla fine dei tempi.
È una mamma speciale, modello straordinario per ogni donna, forte e umile allo stesso tempo, capace di amare, proteggere, consigliare, un esempio per tutti gli uomini chiamati a donarsi ai propri simili. Il sommo poeta Dante Alighieri, nell’ultimo canto del Paradiso, le innalza la famosa preghiera che inizia presentando simbolicamente due antitesi: “Vergine Madre, figlia del tuo figlio”. Nella persona di Maria è riassunta infatti l’intera dimensione umana: è vergine e, nel contempo, madre; è madre e, nello stesso tempo, figlia del suo stesso Figlio, opera prodigiosa del suo stesso Creatore.
Don Oreste Benzi diceva sempre che “ogni donna è una Madonna”, e ciò per la nobiltà intrinseca alla sua natura la cui misura è data dalla grande dignità e integrità. Essa testimonia la fonte della vita in quanto custode della maternità. Anche le nubili, come le consacrate, possiedono questo dono e, con il loro genio femminile, sono generative di una stupenda capacità di accogliere e proteggere con dolcezza e amabilità. La Vergine è la via breve per raggiungere Gesù, fino a poter dire, come San Paolo: “Per me vivere è Cristo”.
È via breve anche perché ai piedi della croce Gesù, rivolto a Maria, dice, indicando Giovanni: “Ecco il tuo Figlio” e rivolto a Giovanni, indicando Maria: “Ecco la tua Madre”. A Maria viene elargita una maternità universale che lei non si stanca mai di portare avanti nel mondo. La maternità – e anche la paternità – sono un autentico dono perché vengono conosciute nella loro intima essenza da un dolore che viene da un amore e che rigenera continuamente l’amore.
Dio ha offerto all’altra metà del cielo un particolare potere, una speciale benedizione contro il male, per la difesa della sua creatura. Come la Donna dell’Apocalisse che si affretta a nascondere il figlio dal Drago e viene protetta dal Signore. Concretamente i cristiani hanno il diritto-dovere di difendere i valori fondanti della convivenza civile perché la vita e la dignità di qualunque essere umano non vengano mai oscurati.
Per questo motivo, indipendentemente dagli orientamenti dell’opinione pubblica, è necessario continuare a ribadire un secco no all’aborto – in ogni sua forma – e al contempo dare un forte sostegno a quelle mamme che rimangono sole e abbandonate, anche attraverso delle rinnovate politiche di sostegno alla maternità. Concludiamo con le parole di speranza e di affidamento alla Vergine che il Papa ha rivolto ai fedeli di tutto il globo: “Possa questa Madre premurosa rafforzare la vostra fede e la vostra speranza, e vi aiuti a contrastare sempre l’egoismo, l’indifferenza e l’individualismo per costruire una società fraterna e solidale”.