L’inclusione e la sensibilizzazione verso l’autismo sono fondamentali per promuovere una società più equa e consapevole. La crescente comprensione di questo disturbo neurobiologico, che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, è essenziale per abbattere le barriere sociali e culturali che ancora oggi marginalizzano le persone autistiche. L’azione di sensibilizzazione aiuta a far luce sulle difficoltà quotidiane vissute da chi è affetto da autismo, promuovendo l’adozione di comportamenti empatici e rispettosi. Inoltre, un’inclusione effettiva nelle scuole, nei luoghi di lavoro e nella comunità in generale consente alle persone con autismo di esprimere il loro pieno potenziale, evitando discriminazioni e isolamenti, attraverso iniziative tese a favorire una consapevolezza globale maggiore.
L’impegno dell’Associazione Radioamatori Italiani
In provincia di Sondrio, la locale associazione radioamatori, con il progetto “Un segnale per l’autismo” attraverso la trasmissione di un messaggio universale, intende lanciare un messaggio di sensibilizzazione sull’autismo e sulle disabilità in genere attraverso l’utilizzo delle radio ricetrasmittenti. Interris.it, in merito a questa iniziativa di solidarietà concreta, ha intervistato Christian Fiorelli, padre caregiver e membro di Ari Sondrio.

L’intervista
Fiorelli, quali saranno le peculiarità della nuova edizione di “Un segnale per l’autismo”?
“Le peculiarità della nuova edizione di ‘Un segnale per l’autismo’ sono tante. Il bagaglio di esperienza che ci portiamo dal 2024 è stato notevole: abbiamo riscontrato un grande incremento del numero operatori radio e auspichiamo di arrivare a trenta unità interamente dedicato a ‘Italia – Italia 2 Alfa Uniform Tango’ e ciò rappresenta un grande traguardo. Inoltre, grazie a uno sponsor, abbiamo creato alcuni gadget il cui ricavato raccolto sarà donato alle associazioni partner dell’iniziativa. Queste ultime sono: Anffas Sondrio e la Cooperativa Grandangolo, due realtà nelle quali abbiamo sempre trovato delle persone fantastiche e attente. Nell’annualità in corso abbiamo anche dei grossi media partner, sia in scala locale che regionale, portando il nostro messaggio di inclusione in diverse regioni. Li voglio ringraziare dal profondo del cuore”.

Che messaggio vorrebbe lanciare in occasione dell’edizione 2025 dell’iniziativa? Quali sono i suoi desideri per il futuro?
“Vorremmo lanciare un forte messaggio di inclusione a tutte le persone autistiche e con disabilità: nessuno deve essere lasciato solo. Oltre che a loro, l’edizione 2025, vuole dare un segno tangibile di vicinanza ai familiari, amici e conoscenti di coloro i quali hanno una disabilità, affinché si possa restare uniti e fare rete. Auspico che, il nostro messaggio, possa diffondersi in tutto il mondo, sia per mezzo dei canali radio che in altri. Così facendo, tutti insieme e nel migliore dei modi, potremo affrontare le sfide quotidiane che la disabilità comporta. Auspico che, il nostro team e i nostri operatori, che opereranno con un nominativo speciale, possano diventare qualcosa di più profondo, legandoci con un sentimento di fratellanza e consentendoci così di andare avanti anche nelle prossime edizioni”.