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Le macerie dei blindati. Dai massacri ceceni all’invasione dell’Ucraina

Il teorico vantaggio rappresentato dai mezzi blindati pesanti si trasforma ben presto in un grosso handicap contro piccoli gruppi di combattenti che si muovono rapidamente in spazi molto stretti

Ucraina 2022 come Grozny 1994.  Una colonna di carri russi T 72 e mezzi per il trasporto delle truppe avanza sferragliando per le strade della città. Senza incontrare particolari resistenza da parte dei ceceni. All’improvviso dai palazzi circostanti gruppi di miliziani ceceni iniziano a bersagliare i blindati di Mosca che restano inchiodati fra gli edifici. Mentre le truppe al seguito vengono massacrate. Il teorico vantaggio rappresentato dai mezzi blindati pesanti si trasforma ben presto in un grosso handicap contro piccoli gruppi di combattenti che si muovono rapidamente in spazi molto stretti. I cannoni dei mezzi, poi, sono poco efficaci in tale contesto. E in difficoltà a sparare ad alti angoli di elevazione.

Ucraina
Rostov (Russia) 22/02/2022 – guerra in Ucraina / foto Imago/Image
nella foto: carri armati ONLY ITALY

Ucraina come Cecenia

Un dura lezione per i russi. Ma dalla quale essi hanno tratto numerosi insegnamenti. Primo fra tutti: era necessario disporre di un veicolo pesantemente corazzato per il supporto di fuoco. Così da poter operare in un contesto urbano. E scortare le colonne corazzate. Da questa esigenza nacque il BMPT TERMINATOR. Inizialmente basato sullo chassis dell’MBT (Main Battle Tank) T-72. Ampiamente modificato nel compartimento di combattimento. Nelle ultime versioni viene realizzato sullo scafo del più moderno MBT T 90. Progettato per scortare gli MBT e gli AIFV (Veicoli da trasporto truppe e combattimento corazzati). E per fornire supporto di fuoco anche in contesti saturi di minacce contro-carro. Il mezzo unisce una pesante corazzatura ad una corazza reattiva aggiuntiva del tipo ERA Relikt. Ed è equipaggiato con sistemi d’arma diversificati. Fra cui una torretta (senza equipaggio). Con due mitragliere 2A42 da 30×165 mm. 4 missili contro-carro 9M120 Ataka-T (denominazione NATO AT-9 Spiral-2), installati a coppia in 2 lanciatori laterali. 2 lanciagranate automatici AG-17D. E una mitragliatrice da 7,62 x 54mm. Un potenza di fuoco devastante che gli permette di ingaggiare efficacemente un’ampia gamma di bersagli. Su terreni molto diversi, compresi, ad esempio, la fanteria appiedata, bunker, postazioni di artiglieria ecc. Gli scenari che si prospettano in Ucraina, con pesanti combattimenti in aree urbane, lo vedranno purtroppo protagonista.
Ucraina

Armi micidiali

Nell’invasione dell’Ucraina, dunque, la Russia utilizza per la prima volta un’arma micidiale. I “Terminator Tank”. L’assedio ai centri urbani è l’obiettivo dei carri armati “hi tech” in dotazione alle truppe. Assieme agli altri nuovi strumenti tecnologici di morte nell’arsenale di Vladimir Putin. Quando scoppiano in un luogo chiuso, ma non solo, le armi termobariche creano una fortissima onda di pressione. Che dilania gli organi interni di chi è nelle vicinanze. Tank, missili, caccia e fregate. Manovre a tenaglia che la sproporzione di uomini e mezzi rende ancora più letali. Ma sulla scena dell’aggressione russa all’Ucraina irrompe tutto l’arsenale della guerra sporca. Quello che fiancheggia gli attacchi convenzionali a forza di colpi bassi. Dai media internazionali fioccano post e video che aprono squarci inquietanti.

Separatisti

Dalle istituzioni di Kiev partono dichiarazioni-denuncia sull’uso di armi proibite e azioni sotto copertura impossibili da verificare. «Attenzione! Nella regione di Sumy gli aerei russi disperdono giocattoli per bambini, telefoni cellulari e oggetti di valore pieni di esplosivo», è l’allarme lanciato su Twitter dalla Verchovna Rada, il parlamento ucraino, che riguarda la città del nord est dell’Ucraina vicina ai confini con la Russia teatro da ieri di violenti combattimenti. Media ucraini hanno riferito di informazioni ricevute dall’intelligence di Kiev su possibili attacchi chimici russi sotto falsa bandiera nelle zone in mano ai separatisti di Donetsk del Donbass, la cui responsabilità verrebbe poi attribuita a Kiev.

Protezioni antigas

Secondo la stessa fonte, alla popolazione locale filo-russa e ai militari di Mosca sono state distribuite maschere antigas per proteggersi da possibili esplosioni di serbatoi industriali con prodotti chimici. C’è invece un video postato su Twitter dal corrispondente della Cnn Frederik Pleitgen a testimoniare il viaggio verso il confine ucraino di camion militari russi che trasportano T0S-1, sistemi montati su telai di carri armati T-72 in grado di lanciare missili equipaggiati con testate incendiarie e termobariche. “Uno sviluppo altamente inquietante”, lo definisce il Guardian che ricorda come il sistema T0S-1 fu usato per la prima volta durante la guerra sovietica in Afghanistan. E più di recente in Cecenia e in Siria. E nella guerra sporca di Putin non potevano mancare le milizie cecene. Feroce asso nella manica del presidente russo per eliminazioni mirate.

Mazzi di carte

Secondo alcuni media britannici, che citano un canale Telegram di Mosca collegato all’intelligence, sono giunti in Ucraina “cacciatori” delle forze speciali cecene. Con il compito di arrestare o uccidere autorità ai massimi livelli. Ai quali sarebbero stati consegnati dei “mazzi di carte” con le fotografie dei principali obiettivi. Una presenza peraltro confermata dal leader ceceno Ramzan Kadyrov. “I combattenti della Guardia nazionale cecena sono in Ucraina nel quadro dell’operazione speciale lanciata dalla Russia. E non hanno subito una sola perdita”, ha assicurato in un videomessaggio su Telegram il sanguinario alleato di Putin.Ucraina

Mezzo di distruzione

Quindi il “Tarminator Tank” è sviluppato sullo scafo del T-72, può essere impiegato in molteplici compiti. Grazie alla sua velocità. All’agilità di cui dispone. Agli armamenti che monta (lanciagranate, missili e cannoni da 30mm). Può essere impiegato come unità controcarro. Come unità d’appoggio per i carri armati. Come mezzo di ingaggio e di soppressione delle unità nemiche. Per la distruzione di veicoli da combattimento della fanteria. Per la distruzione di insediamenti fortificati avversari. Ma anche come mezzo antiaereo semovente. Tutte caratteristiche che in uno scenario di guerra urbana rendono il “Terminator” un avversario molto pericoloso. E non a caso è stato utilizzato nelle recenti esercitazioni congiunte con la Bielorussia al confine con l’Ucraina. In un video girato in quell’occasione, e successivamente diffuso in rete, si vede un treno carico di BMPT “Terminator” che si dirige verso la frontiera.Ucraina

Caratteristiche micidiali

Come veicolo corazzato multiruolo, è un mezzo estremamente pericoloso. E già il nome (Terminator) il nome lascia presagire. E il suo impiego durante l’invasione crea non pochi problemi alle forze ucraine. La Russia prova ad intimorire psicologicamente l’Ucraina schierando il micidiale “Terminator tank”. Ha un nome che già di per sé incute timore, e le sue caratteristiche lo rendono un mezzo decisamente pericoloso. Sos per il Bmp. Ossia per il veicolo da Combattimento di Supporto di Carri armati) “Terminator”. Che le forze armate russe utilizzano per la prima volta sul campo. E che, grazie alle sue capacità di combattimento, può diventare una vera spina nel fianco per le forze ucraine. Questo mezzo corazzato è conosciuto anche come “Ob’yekt 199”. E il suo sviluppo è stato particolarmente controverso. E’ in uso più nell’esercito kazako che in quello russo. Negli ultimi due anni Mosca ha iniziato a schierarlo e a impiegarlo nelle parate. Ma soprattutto nelle esercitazioni.

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