Terremoto di Amatrice, la situazione dopo 8 anni. Il punto con il sindaco Cortellesi

In esclusiva su Interris.it, l'intervista al sindaco di Amatrice, Giorgio Cortellesi: la ricostruzione, la necessità di politiche per incentivare il lavoro e attrarre i giovani

A sinistra: il sindaco Giorgio Cortellesi. Foto gentilmente concessa. A destra: credito Stefano Carofei

Sono passati otto anni dal terremoto e la ricostruzione, per innumerevoli motivi, è in ritardo. Il 2024, però, potremmo definirlo l’anno del cambiamento: infatti abbiamo assistito in un’accelerazione della ricostruzione. La popolazione di Amatrice, e di tutte le sue frazioni, sperava in un ritorno alla normalità che purtroppo stenta ad arrivare”. A parlare in esclusiva a Interris.it è Giorgio Cortellesi, sindaco di Amatrice.

La commemorazione delle vittime

La notte del 24 agosto 2016, alle ore 3.36, una scossa di terremoto di magnitudo 6 ha dato inizio a quella che l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha definito sequesnza sismica Amatrice-Norcia-Visso, con epicentri situati tre i Monti Sibillini, l’Alta Valle del Tonti, i Monti della Laga e i Monti dell’Alto Aterno. Il terremoto causò la morte di 299 persone: 237 ad Amatrice, 51 ad Arquata e 11 ad Accumoli. Sabato 24 agosto alle ore 2.00, all’interno dell’Auditorium della Laga, avrà inizio la veglia di preghiera ad Amatrice seguita dalla fiaccolata e dal momento della memoria al monumento dei Caduti nel Parco don Minozzi. Alle 10.30 di sabato si terrà la Concelebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo presso l’anfiteatro esterno all’Auditorium della Laga. Seguiranno anche due celebrazioni pomeridiane: alle 15.30 nella frazione amatriciana di Saletta e alle 18.00 sul sagrato della chiesa parrocchiale dell’area SAE di Accumoli. “Ai familiari delle vittime ci stringiamo nel silenzio con preghiera, con grande affetto e col rispetto che meritano” comunicano dalla Diocesi.

La lettera di Cortellesi alla Meloni

In occasione de triste anniversario, il Primo Cittadino di Amatrice ha scritto una lettera aperta alla Meloni per invitarla a visitare i luoghi del cratere sismico per “per potere illustrare e riassumere direttamente il lavoro che stiamo svolgendo per poter ripartire e tutte le difficoltà che abbiamo incontrato finora, dal superbonus, dall’aumento dei materiali, alla burocrazia”, si legge nel testo. Raggiunto telefonicamente da Interris.it, il sindaco Cortellessi ha voluto sottolineare di “non aver scritto la lettera come gesto di polemica. La popolazione è scoraggiata e la presenza della premier in questi luoghi sarebbe importante”. Inoltre, ha invitato la Meloni affinché possa constatare – si legge ancora nel testo – una ricostruzione che accelera. Infatti, sono stati avviati 11 aggregati nel centro storico, 576 cantieri aperti tra il centro e le frazioni e 118 case sono state ricostruite. Questo grazie “alle sinergie positive maturate sul campo con la Regione Lazio, con la struttura commissariale guidata da Guido Castelli, col questore Paolo Trancassini e con Stefano Fermante, direttore dell’Usr di Rieti”.

L’auspicio per il futuro

Parlando a Interris.it, il primo cittadino di Amatrice ha colto ancora una volta l’occasione per sottolineare come il 2024 sia stato l’anno del cambiamento, soprattutto grazie all’accelerazione nei lavori di ricostruzione. “L’auspicio per il fututo – ha affermato – è che si proceda sempre più velocemente. Se ciò non avenisse potremmo andare incontro allo spopolamento del nostro territorio – ha aggiunto -. E’ necessario che venga incentivato il lavoro, anche attraverso la defiscalizzazione. Serve ricostruire velocemente anche per aumentare la ricettività turistica. Non da ultimo, sono necessarie politiche che siano capaci di attrarre giovani: loro sono il nostro futuro – ha concluso il sindaco Cortellesi -. Le persone, e soprattutto i giovani, non mettono radici dove non c’è lavoro”.