Sono oltre 1.500 gli atleti provenienti da 100 delegazioni, otto le discipline in cui si sfideranno, duemila i volontari che presteranno servizio, 1.300 gli ospiti d’onore, duemila i familiari degli atleti e oltre cinquecento giornalisti accreditati. Il tutto all’insegna dell’amore per lo sport, dell’accoglienza e dell’inclusione. Sono questi gli ingredienti degli Special Olympics World Winter Games che si svolgeranno dall’8 al 15 marzo a Torino.
L’intervista
“Un’occasione straordinaria”, ha afferamto il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, intervistata da Interris.it, che ricorda come l’Italia, nell’ottobre del 2024 abbia ospitato un altro evento unico: il primo G7 sulle disabilità. Gli Special Olympics di Torino saranno un’opportunità “che promuoverà ancora di più quello sguardo nuovo che, come Paese, stiamo portando avanti e che ci chiede di vedere in ogni persona le potenzialità e non i limiti. ‘Il futuro è qui’, claim dei Giochi, racconta esattamente la sfida che abbiamo davanti a noi: dobbiamo offrire occasioni, dare opportunità a ciascuno, perché ogni persona ha un grande valore che può mettere a disposizione della comunità e sul quale si può investire”.
Ministro Locatelli, lo sport può aiutare nell’accettazione e nell’inclusione delle persone con disabilità?
“Lo sport è uno strumento molto importante: favorisce il benessere della persona, lo scambio di relazioni, l’inclusione, ma soprattutto l’autonomia. Attraverso lo sport è possibile eliminare barriere e favorire il senso di appartenenza, e le Paralimpiadi di Parigi 2024 hanno dimostrato con chiarezza quanto i nostri atleti siano preparati, al pari di tutte le altre competizioni esistenti. La promozione e la valorizzazione delle potenzialità di ogni persona fanno crescere le nostre comunità e rendono il nostro Paese più forte e civile. L’opportunità degli Special Olympics World Games, in programma a Torino dall’8 al 15 marzo, trasmette un messaggio altrettanto potente di partecipazione e di condivisione”.
Qual è l’esempio che ci viene dato dagli atleti con disabilità?
“I nostri atleti sono un modello di forza, positività, entusiasmo per tutti. Hanno passione e sanno competere sportivamente, non si arrendono nello sport e nemmeno nella vita quotidiana. I loro successi sportivi si riverberano positivamente in tutti gli ambiti di vita e diventano un punto di forza per superare molte altre sfide”.
Vuole fare un augurio a tutti gli atleti che parteciperanno agli Special Olympics di Torino?
“Rivolgo ai 1500 atleti che saranno a Torino e alle loro famiglie innanzitutto l’augurio di vivere questi giorni con gioia, di provare tante emozioni positive e di poter tornare a casa arricchiti e con la voglia di fare sempre di più per il loro futuro. Saranno giornate di sport ma anche un’occasione di incontro e di confronto. Agli atleti italiani, in particolare, dico che sono orgogliosa di loro, che sono al loro fianco sempre e che sono certa sapranno impegnarsi con tutte le loro forze e regalarci emozioni straordinarie”.