I NOSTRI SOCIAL

12.3 C
Cittร  del Vaticano

La voce degli ultimi

mercoledรฌ 26 Febbraio 2025

La persona al centro dellโ€™azione politica

Interris.it nella giornata dell'anniversario della fondazione del Partito Popolare Italiano da parte di Don Luigi Sturzo ha intervistato il Professor Agostino Giovagnoli

Nel gennaio 1919, precisamente il giorno 18, allโ€™albergo Santa Chiara di Roma, la Commissione provvisoria del Partito Popolare Italiano di cui era segretario politico provvisorio Don Luigi Sturzo, lanciava il suo celebre appello ai ยซliberi e fortiยป, rivolto a ยซuomini moralmente liberi e socialmente evolutiยป pronti a sostenere un progetto per lโ€™Italia del primo dopoguerra che avrebbe cambiato il futuro dellโ€™intero paese.

Chi era Don Luigi Sturzo

Don Luigi Sturzo nasce a Caltagirone in provincia di Catania il 26 novembre 1871, da una famiglia dellโ€™aristocrazia agraria. Frequenta i seminari prima di Acireale, in seguito di Noto. La pubblicazione della Rerum novarum nel 1891, ossia la prima enciclica sulla condizione operaia, e lo scoppio delle rivolte dei contadini e degli operai delle zolfare siciliane spingono Sturzo a orientare i suoi studi filosofici verso lโ€™impegno sociale. A Roma, mentre frequenta lโ€™Universitร  Gregoriana, partecipa al movimento culturale dei giovani cattolici, assumendo posizioni molto favorevoli nei confronti di Leone XIII, il Papa fautore Rerum novarum. Dopo la laurea, conseguita nel 1898, egli si dedica pienamente allโ€™azione politica.

La partecipazione politica, lโ€™esilio ed il rientro in Italia

Nel 1902 i cattolici di Caltagirone, guidati da Sturzo, si presentano come partito di centro nelle amministrazioni locali e nel 1905 Sturzo รจ nominato consigliere provinciale; dal 1905 al 1920 ricopre la carica di vicesindaco. Successivamente, dopo la fondazione del Partito Popolare Italiano, egli viene minacciato dai fascisti e, su consiglio del Cardinal Gasparri, nel 1924 lascia lโ€™Italia alla volta di Londra per poi trasferirsi nel 1940, dopo lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, negli Stati Uniti. Torna in Italia nel 1946 e, pur non entrando a far parte della Democrazia Cristiana, mantiene i rapporti con i suoi principali esponenti e si impegna nel processo di ricostruzione delle istituzioni democratiche. Il 17 dicembre del 1952 viene nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Luigi Einaudi. Muore lโ€™8 agosto 1959. Interris.it in merito allโ€™importanza della figura di Don Luigi Sturzo e del Partito Popolare Italiano ha intervistato il professor Agostino Giovagnoli, docente ordinario di Storia contemporanea presso lโ€™Universitร  Cattolica del Sacro Cuore ed autore di molteplici pubblicazioni.

Lโ€™intervista

Il 18 gennaio 1919 con lโ€™appello a tutti gli uomini liberi e forti Don Luigi Sturzo dava vita al Partito Popolare Italiano, cosโ€™ha significato questo per lโ€™Italia?

โ€œUn grande storico italiano laico Federico Chabod ha detto che, la nascita del Partito Popolare Italiano, รจ stato lโ€™evento piรน importante della storia politica italiana del XX secolo. In effetti, la nascita di questo partito, mette fine al non expedit โ€“ cioรจ alla disposizione della Santa Sede per cui i cattolici non andavano a votare e non partecipavano alla vita politica nazionale โ€“ e quindi ciรฒ ha riportato i cattolici nello stato. Questo รจ stato un evento di una enorme importanza, che ha cambiato la storia dello stato italiano perchรฉ, la presenza dei cattolici in una realtร  politica come quella italiana ha avuto una grande valenza; anche se nellโ€™immediato il fascismo ha fermato il cammino del Partito Popolare Italiano poi, come si รจ visto, nel secondo dopoguerra, i cattolici sono andati alla guida del paeseโ€.

Un estratto dellโ€™appello agli uomini liberi e forti di Don Luigi Sturzo

Come viene concepita la politica nella visione di Don Luigi Sturzo?

โ€œLa politica per Don Luigi Sturzo รจ molte cose insieme perchรฉ egli รจ stato anche un grande amministratore locale, avendo rivestito la carica di vicesindaco di Caltagirone per molti anni e quindi, la politica per lui, รจ stata innanzitutto questa assunzione di responsabilitร  nei confronti del bene comune che si esercita a livello amministrativo nei Comuni, nelle Regioni e negli Enti Locali ma anche al livello nazionale nella politica di un grande partito. La sua non รจ una politica confessionale โ€“ in quanto il Partito Popolare Italiano era aconfessionale โ€“ ma profondamente ispirata dai principi cristiani e in questo modo aperta sia ai credenti che ai non credenti che hanno preso parte alla vita cosรฌ innovativa del partito dal primo dopoguerraโ€.

Quali sono i valori racchiusi nel popolarismo di Don Luigi Sturzo?

โ€œInnanzitutto, la politica di Don Luigi Sturzo รจ democratica, nel senso cioรจ che coinvolge tutti i cittadini โ€“ le masse si diceva nel โ€˜900 โ€“ e la parola popolare indica innanzitutto questo. Non una politica delle รฉlite o delle minoranze, comโ€™era in Italia prima di lui ma una politica che vede la partecipazione delle masse popolari, la quale tende a includere nella vita dello stato anche tutti coloro che sono stati precedentemente emarginati, ossia coloro che non hanno partecipato alla vita pubblica. Quindi la sua รจ una politica democratica, antifascista e antitotalitaria perchรฉ il fascismo nasce dalla violenza e dalla dittatura di una minoranza. Nel 1923 Don Luigi Sturzo inventa la parola totalitarismo e quindi la sua รจ una politica che si รจ contrapposta anche al nazismo e al comunismo nel corso del XX secolo. Quindi la sua politica agisce per la persona, per la sua libertร , incentrata appunto sui valori della stessa che viene prima dello stato. La persona รจ appunto il valore assoluto di Sturzoโ€.

Don Luigi Sturzo e Filippo Meda

Quale insegnamento ha lasciato Don Luigi Sturzo alla societร  attuale?

โ€œDon Luigi Sturzo ha lasciato molti insegnamenti estremamente importanti, a mio parere il principale รจ che la politica non si deve trasformare in una religione. In fondo, la politica contemporanea, tende a farlo, si รจ parlato spesso di religioni politiche di cui il nazismo, il fascismo e il comunismo sono state degli esempi. Oggi, la religione diventa spesso fondamentalismo e ispira a delle forme politiche integraliste. In realtร , proprio lโ€™ispirazione cristiana della politica di Sturzo, in qualche modo impedisce che la stessa si trasformi in religione, diventi un assoluto e subordini la persona allโ€™ideologia. La sua รจ una politica veramente laica perchรฉ รจ libera dalle tentazioni ideologiche e appunto politico religiose, popolare ma non populista, questo รจ ancora molto attuale. Non รจ una politica che strumentalizza il popolo, lo fa identificare con un leader o privilegia una parte contro il tutto. Don Luigi Sturzo insegna ancora oggi che bisogna guardare a tutti i bisogni della societร  senza la strumentalizzazione del populismoโ€.

ARTICOLI CORRELATI

AUTORE

ARTICOLI DI ALTRI AUTORI

Ricevi sempre le ultime notizie

Ricevi comodamente e senza costi tutte le ultime notizie direttamente nella tua casella email.

Stay Connected

Seguici sui nostri social !

Scrivi a In Terris

Per inviare un messaggio al direttore o scrivere un tuo articolo:

Decimo Anniversario