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Lavoro, democrazia e tutela dei diritti: i pilastri della Fondazione Achille Grandi

L'intervista di Interris.it al dott. Antonio Russo, presidente della Fondazione Achille Grandi, sull'azione culturale da mettere in atto nel lavoro, nell'inclusione e nella fraternità

Antonio Russo (@ Acli)

Achille Grandi è stato un importante politico e intellettuale italiano, noto per il suo impegno nel campo della giustizia sociale e del progresso economico di impronta cattolica. Lo stesso ha lasciato un segno profondo nel panorama politico e sindacale, sostenendo sempre valori di giustizia, equità e partecipazione attiva alla vita democratica del paese i quali, ad oggi, vengono perpetuati dalla Fondazione che porta il suo nome. Interris.it, in merito alle finalità e alle prospettive future di tale ente, ha intervistato il dott. Antonio Russo, presidente della Fondazione Achille Grandi.

(© PublicDomainPictures da Pixabay)

L’intervista

Presidente Russo, come nasce e che obiettivi ha la Fondazione Achille Grandi?

“La Fondazione è stata dedicata dalle Acli al loro fondatore. Achille Grandi è stato ed è il punto di riferimento per la democrazia in questo Paese. Egli, a partire da una sensibilità propria, in un contesto storico delicatissimo, ha avuto il ruolo di vicepresidente dell’Assemblea Costituente ed è stato un faro per la democrazia, operando per la tutela dei diritti dei lavoratori e sull’idea che il lavoro fosse per l’uomo e non il contrario, come purtroppo è successo nel corso dei decenni successivi. Grandi, insieme a Di Vittorio, Canevari e Buozzi, ha dato vita alla Cgil unitaria: un’idea straordinaria secondo cui il lavoro deve contribuire alla democrazia. Nella prospettiva da lui delineata, quest’ultima, mette al centro la persona, il lavoro e i diritti sociali, scritti nella nostra Costituzione. È quindi un grande onore per me essere presidente della Fondazione che porta il suo nome la quale, ancora oggi, può e deve contribuire nel segno di questi elementi importantissimi. Il lascito di Grandi è fondamentale alla luce dei temi che, nel nostro tempo, stanno emergendo nel dibattito politico: penso ad esempio all’Europa, al Manifesto di Ventotene e all’importanza di promuovere e tutelare la pace e la democrazia.”

Quali saranno le linee guida della sua presidenza?

“Nello scenario che ho descritto, il compito della Fondazione, è quello di riprendere in mano il filo del ragionamento attorno ai valori fondanti dell’Europa e della Costituzione repubblicana con lo stile proprio dei cattolici, attraverso quella che definirei la ‘radicalità cristiana’, ovvero vivendo il Vangelo nella quotidianità della vita, attraverso la sensibilità della maggior parte di coloro che scrissero la nostra legge fondamentale. Oltre a ciò, a partire dai temi fondativi di Achille Grandi, dobbiamo tutelare i diritti sociali, il lavoro e l’uguaglianza di fatto tra le persone, penso ad esempio alle tematiche sanitarie e sociosanitarie. L’ordinamento italiano, da quella stagione in cui Grandi è stato protagonista, ha vissuto un periodo di sviluppo straordinario nell’ambito della crescita dei diritti sociali i quali, però, ad oggi, vengono fortemente messi in discussione. Basti pensare all’aumento dei lavoratori poveri, delle fragilità sociali o del venir meno del diritto alla salute. In altre parole, attualizzare il pensiero di Grandi, significa anche ripartire da alcuni diritti fondamentali, attuando pienamente la Costituzione e tenendo elevata la soglia di attenzione, svolgendo anche un ruolo culturale nell’ambito della civiltà del diritto. La radicalità cristiana, nel tempo, ci ha insegnato realizzare il Vangelo nella vita di ogni persona, anche attraverso il riconoscimento di alcuni diritti.”

Papa
Foto © Samantha Zucchi/Insidefoto/Image

Quali sono i suoi auspici per il futuro in riguardo alla promozione di ciò che, Papa Francesco, ha definito “sviluppo umano integrale”? Che ruolo potrà avere in questo la Fondazione Achille Grandi?

È necessario lavorare insieme per il bene comune, al fine di promuovere quello che, con assoluta lungimiranza, Papa Francesco, ha definito ‘sviluppo umano integrale’. La Fondazione Achille Grandi, su questo versante, può avere un ruolo fondamentale. Noi ci poniamo al servizio della Chiesa e del Magistero del Santo Padre, che riteniamo straordinario per intuizione e capacità. La ricerca della pace e della radicalità cristiana, nelle encicliche sociali di Francesco, trovano una luce straordinaria. Tutti dobbiamo tendere a quell’umanesimo planetario a cui, egli, più volte, ci ha richiamato, pensando alla tutela dei più fragili, all’insensatezza della guerra e all’ecologia integrale. Questa impronta culturale è e sarà fondamentale per il futuro della Fondazione che mi onoro di rappresentare.”

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