copertina

Laporta (Ispra): “Geodiversità, risorsa fondamentale per le sfide climatiche”

In occasione della terza Giornata mondiale della Geodiversità, Interris.it ha intervistato Stefano Laporta, Presidente dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) per esplorare l’importanza della geodiversità e il suo legame con la biodiversità. Laporta ha evidenziato il ruolo cruciale della geodiversità nella pianificazione futura e nella conservazione del patrimonio geologico, sottolineando come essa influenzi la vita sul Pianeta e rappresenti una risorsa fondamentale per affrontare le sfide climatiche e ambientali. Nell’intervista, il Presidente di ISPRA analizza le minacce attuali invitando tutti a una maggiore consapevolezza ecologica e ad aver rispetto per l’ambiente.

Stefano Laporta Presidente ISPRA. Credit: Andrea Panegrossi

L’intervista a Stefano Laporta di ISPRA

Cosa si intende per geodiversità e quale rapporto intercorre con la biodiversità?

“Con il termine Geodiversità intendiamo la varietà di materiali, forme e processi geologici che caratterizzano il nostro Pianeta. È un patrimonio di importanza fondamentale per lo sviluppo della vita sulla Terra, tanto da essere definita anche come il partner silenzioso della biodiversità. Questo perché la grande varietà delle forme viventi si è evoluta in risposta all’adattamento ad ambienti diversi”.

Quest’anno la Giornata mondiale della Geodiversità ha come tema “Conservare il passato – Sostenere il futuro”. Quali lezioni fondamentali possiamo apprendere dai grandi cambiamenti geologici della storia per preparare un futuro sostenibile?

“Il primo insegnamento della geologia è che il nostro Pianeta è in continuo cambiamento; di questo cambiamento sono testimoni i molti siti in cui è stata riconosciuta una geodiversità di particolare importanza, che costituisco il patrimonio geologico e che dovrebbero essere conservati come preziosi esempi della storia del nostro pianeta. In secondo luogo, la geodiversità avrà un ruolo sempre maggiore nella pianificazione del futuro perché, come testimonianza di eventi passati, ci aiuta a comprendere le pericolosità geologiche e come risorsa ci fornisce i minerali che sono di primaria importanza nella transizione delle economie verso un futuro più sostenibile. Non va infine dimenticato che la geodiversità è alla base della crescente industria del geoturismo, che sostiene le comunità locali in tutto il mondo”.

Quali sono alcuni esempi significativi di eventi geologici del passato che hanno influenzato in modo duraturo gli ecosistemi e il clima?

“Le eruzioni vulcaniche spesso hanno ripercussioni sul clima a causa della cenere che viene dispersa nell’atmosfera; nella maggior parte dei casi, queste alterazioni sono limitate nello spazio e nel tempo, ma a volte non è così. Un interessante evento è quello dell’eruzione del vulcano Tambora nel 1815; un’eruzione potentissima che nell’aprile di quell’anno sconvolse l’Indonesia provocando moltissime vittime, anche se le vittime indirette furono molte di più, poiché l’esplosione produsse una quantità enorme di vapore e cenere vulcanica che si disperse nell’atmosfera provocando sconvolgimenti climatici a livello globale con conseguenti carestie in vari Paesi. Una curiosità storica: sembra che fra le cause che determinarono la sconfitta di Napoleone Bonaparte a Waterloo del giugno 1815, vi fu proprio l’eruzione del Tambora. Le grandi piogge cadute poco prima della battaglia, figlie dei mutamenti climatici che colpirono l’Europa centrale, resero il campo di battaglia particolarmente svantaggioso per il generale francese”.

Tornando al presente, può darci un’idea delle minacce attuali alla geodiversità e quali misure di protezione sono in atto o necessarie per fronteggiarle?

“Così come altri aspetti naturali, la principale minaccia alla geodiversità è data dall’attività umana, in particolare dall’eccessiva urbanizzazione, che sottrae ogni giorno ingenti porzioni di suolo e dalle attività connesse all’estrazione di materiali e minerali. In l’Italia non abbiamo una legge nazionale a protezione della geodiversità, anche se alcuni luoghi di particolare rilevo sono tutelati dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”.

ISPRA svolge un ruolo importante nella protezione e gestione del territorio italiano. Come integrate la geodiversità nelle vostre attività di monitoraggio e conservazione ambientale?

Logo ISPRA. Credit: Carino Imagoeconomica

“ISPRA gestisce l’Inventario Nazionale dei Geositi, una banca dati che contiene le informazioni relative a quei luoghi che hanno un particolare interesse geologico e geomorfologico e che permettono di comprendere l’evoluzione geologica di un territorio. È uno strumento di particolare importanza perché molte informazioni sono condivise con i servizi geologici regionali, soprattutto per quelle regioni in cui è in vigore (o in via di attuazione) una legge di tutela specifica dei geositi stessi e anche perché è un database di libera consultazione e contribuisce, con le altre iniziative di divulgazione proposte dall’ISPRA, ad accrescere la consapevolezza ambientale nei cittadini”.

In che modo i cittadini possono contribuire alla conservazione della geodiversità, e in che modo la sensibilizzazione può essere migliorata su questo tema?

“Due sono le parole chiave: ‘consapevolezza’ e ‘rispetto’. È necessario essere consapevoli del grande valore (materiale e immateriale) della geodiversità. Questo porta al rispetto dei luoghi che si abitano e si visitano. Molto spesso percepiamo i beni naturali ad uso e consumo dell’uomo. Bisogna invece ricordare che si tratta di un patrimonio fragile che ci permette non solo di crescere ‘culturalmente’, ma che contribuisce al nostro benessere. La conoscenza è lo strumento più efficace per sensibilizzare la popolazione su questi argomenti; per questo ISPRA organizza lezioni specifiche nelle scuole di primo e secondo grado ed escursioni volte a toccare con mano la geodiversità”.

Esempi di geodiversità. A sinistra foto di George Tsapakis su Unsplash. A destra foto di Jon Flobrant su Unsplash

Qual è il ruolo e il peso dei giovani sul tema ambientale?

“I primi giorni di ottobre sono da qualche anno legati ad iniziative di divulgazione ambientale. Il 6 ottobre è la giornata internazionale della geodiversità, e dal 6 al 13 ottobre la settimana del Pianeta Terra. Vorrei invitare i cittadini a partecipare a queste iniziative, magari cercando quelle più vicine a loro e coinvolgendo le generazioni più giovani, perché la cultura della tutela e del rispetto dell’ambiente va acquisita sin dalla prima infanzia, tenendo conto che saranno loro, i più giovani, ad usufruire del pianeta di domani. Accompagnati dagli esperti potremo non solo apprezzare la bellezza dei luoghi e dei paesaggi della nostra penisola, ma anche ‘leggere’ i fenomeni geologici che li hanno modellati e che li hanno resi unici”.

Milena Castigli

Recent Posts

Santa Fede di Agen: ecco come si è diffuso il suo culto

Santa Fede di Agen, martire, m. Agen (Francia), III secolo. Poche le notizie storiche sulla…

6 Ottobre 2024

Mongolia, l’evangelizzazione “in un Paese con un solo sacerdote autoctono”

"Un conto e vivere in luoghi in cui la Chiesa è istituita con tutti i…

6 Ottobre 2024

Assistenza sociale e innovazione: forum sull’economia civile

L'economia civile propone un modo di pensare al sistema economico basato su alcuni principi. Come…

6 Ottobre 2024

Il matrimonio: immagine concreta dell’amore di Dio

La Grazia di aver incontrato Cristo, averlo accolto e ascoltato, si diffonde in tutta la…

6 Ottobre 2024

La fraternità che accoglie le fragilità, l’esperienza di Acli Cosenza

Il momento storico che stiamo vivendo è fortemente lambito dall’emergere di inedite fragilità economiche e…

6 Ottobre 2024

Giornata geodiversità: perché l’Italia ha molti motivi per onorarla

Il 6 ottobre si celebra la Giornata mondiale della geodiversità e il nostro Paese è,…

6 Ottobre 2024