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Terzo settore al femminile. Testimonianze di solidarietà

Donatrici, volontarie, operatrici: il terzo settore "rosa". Il comitato per il testamento solidale: "Donne più inclini alla generosità anche nel momento delle ultime volontà"

Solidarietà al femminile. Il Comitato Testamento Solidale scatta una fotografia del ruolo femminile nel Terzo settore. Raccontando la generosità delle donatrici e, più in generale, le donne come protagoniste del mondo del non-profit. Il Comitato Testamento Solidale è stato fondato nel 2013 da 6 organizzazioni: ActionAid, AIL, AISM, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d’Oro, Save the Children. Undici anni fa in Italia la prassi e la stessa idea di fare testamento erano lontane dal sentire della maggioranza degli Italiani. Tuttavia alcuni dati lasciavano intravedere la direzione. In primis incoraggiava l’esempio di tanti grandi Paesi a noi vicini, in particolare del Nord Europa. In cui la propensione a fare testamento era ampiamente diffusa tra la popolazione. E con essa la pratica del lascito solidale. Ma c’è anche un’altra importante considerazione che si imponeva. Il crescente impatto che il Terzo Settore esercita sull’economia e sulla società italiana. “Il tempo ha dimostrato la validità di quell’intuizione. Oggi, senza la grande e variegata realtà del non profit, il nostro Paese non solo sarebbe economicamente più povero. Ma non potrebbe neppure garantire l’attuale livello di welfare– spiega il Comitato-. In anni di crisi economica e di spending review, il Terzo Settore ha erogato servizi fondamentali per le persone a livello internazionale, nazionale e locale. E ha agito per la vita e la coesione sociale come attore integrativo dello Stato. Un modello di responsabilità e condivisione che si fa strada anche grazie ai lasciti solidali“.

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Foto di Kelly Sikkema su Unsplash

Non profit femminile

“E se il Non profit va sostenuto in questa azione sussidiaria, i lasciti solidali sono uno strumento validissimo per farlo- aggiunge il Comitato-. Innalzare il livello di consapevolezza degli italiani sull’importanza del lascito solidale fa crescere il volume delle donazioni. E dunque della ricchezza che si trasferirebbe, ‘mortis causa’, dagli individui e dalle famiglie alle istituzioni del Terzo Settore. Rafforzando il ruolo che esse svolgono per il welfare del nostro Paese. Questo obiettivo richiede un grande sforzo di promozione e informazione, in grado di innescare e sostenere un deciso cambiamento culturale. Per superare le barriere psicologiche sul testamento e sui lasciti”. Un’indagine è stata recentemente promossa dal Comitato Testamento Solidale tra le 28 organizzazioni aderenti. Emerge come per il 69,2% delle onp a donare un lascito testamentario sono donne. In generale, i dati della partecipazione femminile al mondo del Terzo settore sono molto alti. Oltre il 75% di chi opera nel Terzo Settore è donna ed è in maggioranza femminile l’utenza dedita agli acquisti solidali.

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Foto di Antonino Visalli su Unsplash

Propensione femminile

Il lascito solidale è uno strumento sempre più noto e prescelto dagli italiani e, soprattutto, dalle italiane. Un’indagine condotta dal Comitato Testamento Solidale, infatti, certifica che le donne sono più inclini al lascito solidale. Un dato che si aggiunge ad una generale maggiore propensione verso il mondo del non profit. ia dal punto di vista dell’inclinazione alla donazione. Sia rispetto al coinvolgimento attivo come “addetti ai lavori” del Terzo Settore.  La storia antica e recente è costellata di donne che, attraverso gesti di generosità, hanno cambiato in meglio e concretamente la vita di altre persone. Ci sono casi celebri del passato, come quello di Lina Cavalieri. Cantante lirica del primo Novecento, che nominò nel suo testamento il figlio Alessandro come erede universale. “Col solo incarico di versare alla Reale Accademia di Santa Cecilia in Roma lire centomila per la istituzione di una borsa di studio di canto per una giovinetta bisognosa della provincia di Roma”. Più nota ancora è la scelta di Melinda Gates, che, insieme al suo ex marito Bill Gates, ha destinato gran parte del proprio patrimonio alle cause benefiche. Attraverso la loro Bill & Melinda Gates Foundation. La trentunenne austriaca Marlene Engelhorn è discendente di Friedrich Engelhorn, fondatore della BASF. Una delle più grandi aziende chimiche al mondo. Diventata multimilionaria con l’eredità ricevuta alla morte della nonna, Marlene, da sempre impegnata su temi di equità sociale, ha scelto di istituire un comitato democratico. Per decidere come redistribuire parte della fortuna ereditata. Affinché andasse a beneficio della comunità.

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Foto di Goran Horvat da Pixabay

Esempi solidali

Tuttavia, la scelta di lasciare tutti o parte dei propri beni in favore di cause benefiche non è appannaggio soltanto di personalità celebri o particolarmente abbienti. Ma è sempre più diffusa anche tra i comuni cittadini, non necessariamente detentori di grandi patrimoni: “Ovviamente casi straordinari come quelli di Marlene Engelhorn o Melinda Gates diventano oggetto di interesse da parte dei mezzi di comunicazione. E sono da esempio per tutti. Ma non dobbiamo dimenticarci che chiunque ha la possibilità di fare un lascito in favore di uno o più enti non profit. Quello che con il Comitato Testamento Solidale raccontiamo e spieghiamo ormai da dieci anni è proprio questo. Un lascito solidale è un gesto alla portata di tutti. E non occorrono patrimoni importanti o una posizione sociale di privilegio per decidere di lasciare una piccola eredità in favore di una causa benefica”, evidenzia Rossano Bartoli. Portavoce del Comitato Testamento Solidale e presidente della Lega del Filo d’Oro.

L’evento “Reinventing Non Profit” © Atlantis Company

Identikit del donatore

Del Comitato Testamento Solidale fanno attualmente parte 28 organizzazioni non profit. Tra cui AIL, AISM, Fondazione Don Carlo Gnocchi, Fondazione Lega del Filo d’Oro, Save the Children, Associazione Italiana Ricerca Alzheimer, Aiuto alla Chiesa che Soffre. Accedendo al sito www.testamentosolidale.org è possibile avere un’esaustiva panoramica sui progetti e le iniziative realizzate dalle associazioni non profit che aderiscono al Comitato Testamento Solidale. Si può scaricare la Guida ai lasciti solidali che offre informazioni ampie e dettagliate sull’argomento. “Noi doniamo” è il report realizzato ogni anno dall’Istituto Italiano della Donazione. L’identikit del donatore italiano fa emergere una maggiore predisposizione delle donne al dono. Il 52% degli individui che donano sono donne, 4 punti percentuali in più dei soggetti di genere maschile, che si attestano sul 48%. Ma non si tratta semplicemente di una generica maggior inclinazione. Se si guarda agli specifici strumenti di donazione, come ad esempio il lascito solidale, ad essere maggiormente propense sono sempre le donne.

Disabilità diritti
Foto di Possessed Photography su Unsplash

Lascito testamentario

Per il 69,2% delle organizzazioni non profit a donare un lascito testamentario sono donne. Mentre per il 31% il testamento solidale viene scelto in egual misura da uomini e donne. In generale, i dati della partecipazione femminile al mondo del Terzo settore sono molto alti. Oltre il 75% di chi opera nel Terzo Settore è donna. Ed è in maggioranza femminile l’utenza dedita agli acquisti solidali. “È innegabile il contributo e la spinta significativa che le donne danno alla missione degli enti non profit. Sia perché costituiscono la maggioranza degli ‘addetti ai lavori’ nella raccolta fondi e nella comunicazione del Terzo Settore. Sia perché, ci confermano i dati della nostra ultima survey, un numero sempre maggiore di donne sceglie di intraprendere la strada della generosità post mortem”, precisa Rossano Bartoli.

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