Una cascata di riccioli neri sopra i tasti del pianoforte. E’ questa l’immagine più nota del pianista e compositore Giovanni Allevi. Ma sotto quei riccioli conosciuti ormai in tutto il mondo, si nasconde un fenomeno della musica classica contemporanea.
Sembrerebbe un ossimoro: la musica o è classica, o è contemporanea. La grandezza di questo compositore consiste proprio nell’aver dato nuova linfa alla musica classica con contaminazioni contemporanee e personalissime.
Pianista eccellente, sin da piccolo un talento degli 88 tasti, si è diplomato nel 1990 in pianoforte al conservatorio Morlacchi di Perugia e, nel 2001, in composizione al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Ha anche frequentato l’Accademia Internazionale di Alto Perfezionamento di Arezzo, sotto la guida del maestro Carlo Alberto Neri.
Discografia
La carriera artistica di Giovanni Allevi è costellata da successi di pubblico e discografici. Ha composto 11 album in studio (dal 1997 “13 dita” al 2019 “Hope”) con oltre 1 milione di copie vendute. Due live, cinque raccolte, numerose composizioni e due Dvd dei concerti.
A settembre 2009 si esibisce nel grande concerto all’Arena di Verona, di fronte ad un pubblico di oltre 14mila persone, con la All Stars Orchestra (un’orchestra di 90 elementi scelti tra i virtuosi dei più importanti ensemble musicali del mondo). Il successivo CD/DVD “Allevi & All Stars Orchestra – Arena di Verona” è Disco d’Oro.
Libri
Il maestro è anche un uomo di lettere: si è infatti laureato in Filosofia con 110/110 e lode nel 1998 all’Università degli Studi di Macerata, con la tesi dal titolo “Il vuoto nella Fisica contemporanea”.
E’ inoltre uno scrittore di successo. Per Rizzoli ha pubblicato “La musica in testa”, divenuto best seller e vincitore del Premio Letterario “Elsa Morante” e il libro fotografico “In viaggio con la Strega”. Una ulteriore conferma della solidità della sua formazione classica e statura culturale è rappresentata dal libro “Classico ribelle”, manifesto estetico della sua poetica musicale. Nel Novembre 2015 è uscita l’autobiografia, edita da Rai Eri, dal titolo: “Giovanni Allevi. Vi Porterò con me. La mia vita con la Musica”. Nel 2018, per Solferino, pubblica “L’equilibrio della lucertola – L’universo è asimmetrico. Anche la felicità lo è”. L’ultima sua fatica (sempre per Solferino) arriva – non a caso – dopo il lockdown e si intitola “Revoluzione“.
I premi
Molti i premi e i riconoscimenti che gli sono stati conferiti. Tra i tanti, il Premio Colonna Sonora al Sundance Film Festival per il corto “Venceremos”; il Premio “Stella D’oro al Valore Mozartiano”; il Premio Internazionale “Golden Opera Award – Oscar della Lirica”.
Nel 2012 alla 70a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia viene presentato in anteprima assoluta “Symphony of life”, il corto di animazione dedicato alla figura del compositore.
Nel dicembre 2013 è diventato Ambasciatore dell’organizzazione umanitaria Save The Children che opera per migliorare la vita dei bambini nel mondo.
L’anima e il cuore
Se in molti conoscono il successo di Allevi come pianista, direttore d’orchestra e compositore, in pochi sanno che è anche un uomo di fede. Lo testimonia lui stesso alla giornalista Milena Castigli per il quotidiano In Terris. Nell’intervista, il maestro spazia dai ricordi giovanili alle difficoltà della vita soffermandosi sul suo ultimo libro, su come il coronavirus l’ha cambiato, sul valore della musica nella società e sulla “scintilla” di Dio.
L’intervista
Maestro, quando ha capito che la musica sarebbe stata la sua vocazione?
“Ho passato la notte del 9 aprile 1990 seduto [il giorno del suo 21esimo compleanno, ndr] su una panchina della stazione dei treni di Napoli. Avevo appena fatto il mio primo concerto davanti un pubblico di sole cinque persone. Eppure, l’emozione che ne ho ricevuto è stata sconvolgente. Quella notte capii che la musica sarebbe stata la mia vita”.
Qual è stato il sacrificio più grande che ha dovuto fare per raggiungere il suo sogno?
“Forse ho dovuto rinunciare alla spensieratezza giovanile, per affrontare una vita di ricerca, fatta anche di solitudine e attesa, di spasmodica concentrazione ed abbraccio delle folle”.
Può raccontarmi un episodio della sua vita che l’ha particolarmente emozionata?
“Una volta ho avuto l’onore di fare un concerto nella corsia di un reparto di oncologia. Il pubblico, formato dai pazienti, mi ha commosso fino alle lacrime, tanta era la voglia di vivere che riconoscevo nei loro occhi”.
In un mondo sempre più dominato dalle immagini e dalla velocità, la musica ha ancora un valore sociale e umano?
“Soprattutto in questo nostro tempo, mi sembra di percepire un bisogno collettivo di tornare alla lentezza, all’umanità, alla cultura. La musica, soprattutto strumentale, unisce, eleva, libera le emozioni più profonde”.
Quanto e in che modo la pandemia ha influenzato o cambiato la sua vita?
“Come è successo a molte altre persone, durante il blocco ho avuto la sensazione che la mia mente abbia iniziato ad espandersi. Credo che si stia affacciando sul mondo una nuova coscienza collettiva”.
“Revoluzione”: perché ha sentito la necessità di scrivere questo libro?
“Ho scritto Revoluzione per non impazzire”.
Quali sono i suoi prossimi impegni lavorativi?
“Covid permettendo, conto di riprendere le tournée internazionali che ho dovuto interrompere. Intanto, continuo con gioia ad incontrare il pubblico per presentare il mio libro”.
Qual è il suo rapporto con Dio?
“Io credo in Dio, credo che abbia lasciato in ognuno di noi una scintilla. Credo che ogni persona custodisca un valore indipendentemente da qualunque riconoscimento esterno. Sono anche convinto che tornare alla Natura ci permetta di ritrovare un contatto con il Sacro”.
Giovanni Allevi – Together | Piano & Cello version Together è tratto dall’album Equilibrium, di Giovanni Allevi, disponibile su: http://apple.co/2yBqXmm | http://spoti.fi/2xS9ylK