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Giovanna Giampietro, wedding planner: “L’amore non si ferma, bisogna continuare a sognare”

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Sposarsi non è un passo facile di questi tempi. E non parliamo di sentimenti in bilico, ma dell’organizzazione del ricevimento. Le regole anti-contagio condizionano l’evento delle nozze. In tanti nel corso di questo complicato 2020 hanno posticipato il matrimonio a tempi migliori ma tanti sono andati avanti attenendosi alle norme per il contenimento della pandemia, cosa particolarmente importante in situazioni di affollamento familiare, baci, abbracci, contiguità. Altri hanno deciso di convolare lo stesso a nozze riuscendo ad organizzarsi in tempo per l’estate 2020, tra un decreto e l’altro che non lasciava intravedere spiragli di luce.

Il lockdown imposto dal governo, infatti, per arginare il contagio da Covid 19 ha vietato feste e cerimonie di ogni tipo e così tra i settori più duramente colpiti dalla crisi da coronavirus c’è anche quello dei matrimoni. Un business di 40 miliardi per l’economia italiana che ormai non circola da mesi, tra stilisti, truccatori, parruchieri, noleggio delle auto, musicisti, fiorai…insomma è tutto sospeso. Rimandato ormai tutto al 2021, forse? E chissà come sarà e se sarà…ma soprattutto quanti matrimoni sono previsti? Intanto un indotto è completament fermo. Tante piccole attività stanno chiudendo e molti sposi rischiano di perdere i soldi già anticipati. Non si deve però smettere di sognare, perché questo incubo prima o poi finirà e per questo Interris.it ha voluto incontrare una wedding planner molto affermata in Campania, icona dell’eleganza e della sobrietà.

Lei è Giovanna Giampietro ed ha raccontato il suo mondo, aprendo le porte della sua vita per prendere parte alla magia delle sue feste, ma soprattutto per capire chi è effettivamente il wedding planner e cosa fa.

“La figura del wedding planner, così come è conosciuta in Italia, l’abbiamo importata dall’America. Negli ultimi anni é uno dei lavori più in ascesa infatti è diventato proprio un lavoro dinamico e affascinante ma anche molto impegnativo. Si assistono gli sposi nell’organizzazione del matrimonio, sobbarcandosi l’onere degli aspetti più gravosi e problematici dell’organizzazione di un evento così complesso lasciando agli sposi la parte più divertente da realizzare”.

A cosa ti ispiri per realizzare l’evento?
“Quando loro vengono al mio studio li lascio raccontare, non li interrompo, ogni storia è a sé come d’altronde anche ogni matrimonio. Il mio compito è quello di mettere a disposizione tutte le mie competenze attraverso le informazioni che loro mi hanno dato. É proprio attraverso una combinazione di elementi vincenti, che un matrimonio diventa perfetto risultando un evento esclusivo”.

Quali sono gli elementi principali per realizzare un bel matrimonio?
“Il carattere che mi contraddistingue è quello della sobrietà e della raffinatezza, e credo siano proprio la ricetta segreta affinché ogni matrimonio sia un evento davvero speciale. Tutti gli sposi e le sposine devono vivere un sogno, indipendentemente dal badget che voglio investire, io devo dare comunque puntare ad un bel risultato. Le coppie vengono da me per essere aiutate. Solitamente hanno un progetto in mente, ma preferiscono essere aiutati nella realizzazione. La semplicità rimane sempre il punto di partenza e l’obiettivo”.

Wedding planner: necessità o moda?
“Mi auguro che sia una necessità e non una moda perché è un lavoro bello. Spesso gli sposi con il Wedding planner risparmiano tantissimo, benché possa sembrare una figura eccessivamente dispendiosa. Oggigiorno organizzare una festa ha comunque dei costi base dai quali non ci si allontana molto. Ovviamente tutto ha un prezzo, ma sicuramente non è è il wedding planner a fare la differenza”.

Il punto centrale rimane comunque la celebrazione in Chiesa, come viene vissuta?
“Non bisogna mai distaccarsi dall’aspetto religioso perché è il più importante. Bisogna ricordare che gli sposi sono spinti sempre dall’amore e dalla fede e per questo la celebrazione del sacramento é l’aspetto principale. Non devono esserci matrimoni spettecolarizzati, ma devono essere sempre delle feste alla base dei quali deve esserci: un disegno, un colore e un mood senza mai distaccarsi dall’armonia, dalla sobrietà e dall’eleganza”.

Qual è il rapporto che si instaura con un sacerdote?
“Tutti i miei matrimoni sono sempre molto delicati. Cerco sempre di far capire agli sposi di non esagerare perché esagerando di sbaglia. Per quanto riguarda l’allestimento della Chiesa io mi interfaccio sempre con il sacerdote per chiedere un parere. Ad esempio tantissimi sacerdoti non sono propensi ad addobbi eccessivi, con montagne di fiori. Con questi caratteri più “semplici” mi ritrovo sempre in perfetta sintonia perché la Chiesa non dev’essere un palco, anzi. Bisogna rispettare il luogo mettendo in risalto il momento sacro che si sta vivendo, creando una cornice con dei fiori semplici e chiari, senza strafare. É bello confrontarsi con il sacerdtore per avere consigli anche sui canti liturgici che fanno da sottofondo all’intera celebrazione. Insomma il confronto è alla base di tutto”.

Come ci si preparara per entrare in questo mondo?
“Io da 9 anni tengo dei corsi di formazione e dico sempre alle mie allieve che non bisogna mai improvvisarsi, perché questo è un lavoro vero e proprio dove gli sposi ti affidando un sogno. Proprio per questo va gestito al meglio, e per far si che ciò si realizzi innanzitutto si devono fare dei corsi di preparazione. Bisogna fare tanta esperienza e valersi di uno staff importante. Io, infatti, non sono mai sola, ma ho uno staff di arredatori, flowers designer, musicisti, make up artist, location, fotografi. Tutti insieme formiamo una squadra ed insieme quel giorno con grande armonia e sintonia realizziamo il sogno degli sposi, mettendo ognuno in campo le proprie competenze e professionalità”.

Qualche consiglio per un matrimonio fai da te?
“A molte coppie di fidanzati piace realizzare questo sogno da soli e difficilmente delegano a esperti del settore. Alle coppie fai da te sicuramente voglio dire di questi tempi tutti ci stiamo prendendo una pausa, tutto è fermo e sicuramente questa pausa di riflessione deve essere una spinta. Dev’essere una motivazione in più per dare più spazio alla creatività, ad espempio per pianificare, creare strategie, ideare, documentarsi. Ecco prendiamo come una pausa di riflessione costruttiva per tutti noi. Anche a me in questo momento stanno venendo in mente tantissimi progetti che poi mi auguro di fornire alle mie coppie quanto prima perché l’amore non si ferma e bisogna continuare a sognare”.

Rossella Avella: