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Educazione e formazione professionale: progetto Fosbury per i giovani

A Bari l'Assemblea Generale del Forum delle Associazioni Familiari intitolata "Guardando al Futuro" con un focus particolare sulle nuove generazioni

Monsignor Giuseppe Favale, segretario della Conferenza episcopale pugliese, ritiene  “fondamentale investire sempre di più nel futuro dei giovani”. Serve, quindi, “un entusiasmo sempre più grande affinché le nuove generazioni si lascino affascinare dalla bellezza della vita matrimoniale. Occorre, al contempo, porre le basi affinché la famiglia sia un punto di riferimento“. Individuando percorsi nuovi per portare effetti benefici a lungo termini. “È indicativo come in tutto il testo della Legge di Bilancio sia citata appena quattro volte la parola giovani o la stessa area semantica. Mentre soltanto tre volte sia affrontata la questione delle dipendenze e una sola volta il tema delle alleanze educative – evidenzia  Lorenzo Pellegrino (Azione Cattolica)-. È necessario, dunque, raccontare il progetto di una famiglia possibile, che non è un punto di arrivo ma di inizio. Servono politiche lavorative che contrastino il precariato e, parallelamente, politiche sulla casa che supportino i giovani a formare una famiglia”. Dall’indagine realizzata dall’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo, sui giovani dai 14 ai 34 anni, emerge un atteggiamento di complessiva fiducia verso l’IA. Solo un terzo del campione (32,7%) reputa l’AI più un rischio che un’opportunità.

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Foto Ufficio Stampa Presidenza del Consiglio dei Ministri/Image. Nella foto: Eugenia Maria Roccella

Guardando al futuro

L’Italia, al contempo, attesta livelli più bassi su tutte e tre le variabili. Ossia conoscenza dell’IA (9%); utilizzo di almeno un’applicazione (32,1%) e percezione del rischio (27,8%) rispetto a Paesi come Spagna, Francia, Germania, Gran Bretagna. Si è svolta presso il Palazzo del Comune di Bari, l’Assemblea generale del Forum delle Associazioni Familiari dal titolo “Guardando al Futuro” con un focus particolare sui giovani. Sia gli adolescenti (14-17 anni) che i giovani adulti (18-34 anni), rispettivamente il 52,7% e il 53,8%, ritengono che la propria generazione sia più attenta alla questione ambientale rispetto alle generazioni più adulte. Gli adolescenti considerano i genitori la principale fonte d’informazione su questioni a carattere ambientale (79,8%, mentre per i giovani adulti sono gli scienziati e gli esperti(71,8%). L’Italia ha la più alta percentuale di giovani che non pianificano un figlio per problemi economici personali (circa 70% contro una media europea del 60%), per la preoccupazione legata alla crisi economica, per l’impatto sulla qualità della vita della famiglia (68% contro una media europea del 60%) e per le conseguenze future del cambiamento climatico dei potenziali figli (62% contro una media europea del 52%).

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A sinistra: Adriano Bordignon. Foto: Forum Associazioni Familiari. Foto a destra di Orlando Allo su Unsplash

Giovani all’estero

Secondo i dati dell’Istat, nell’ultimo decennio abbiamo assistito alla forte crescita della migrazione dei laureati italiani all’estero (+281,3% tra il 2011 e il 2021, passando da 4.720 a 17.997) che ha investito trasversalmente il Paese, assumendo tuttavia i valori più alti tra i giovani del Sud (+402,1%, passando da 1.025 nel 2011 a 5.147 nel 2021), a fronte di un valore in linea con la media nazionale al Centro (+283,2%) e leggermente inferiore per le regioni del Nord (+237,4%). I giovani sotto i 35 anni contano sempre di meno: nel 2002 rappresentavano poco meno di un terzo dell’elettorato attivo (il 30,4%), nel 2022 la loro incidenza scende al minimo storico del 21,9%, con una perdita di oltre 2,6 milioni di elettori (da 14,3 a 10,9 milioni), rispetto ad un elettorato maturo/anziano il cui peso sale dal 69,6% al 78,1% tra il 2002 e il 2022. Per Adriano Bordignon (Forum Associazioni Familiari): “Anche questa trasformazione “strutturale”, che vede i giovani divenire progressivamente meno rilevanti nei risultati elettorali, contribuisce probabilmente a spiegare la complessiva propensione della politica verso programmi, interventi e iniziative destinati alle fasce adulte e anziane, capaci di avvicinare le quote più consistenti del consenso, ma certamente poco idonee a costruire a medio-lungo termine le condizioni per un futuro migliore del Paese. Non c’è investimento su natalità e nuove generazioni con questo tipo di propensione”.

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Foto di Simon Maage su Unsplash

Il Progetto Fosbury

Il Forum delle Associazioni Familiari ha ideato il Progetto Fosbury allo scopo di realizzare iniziative a favore dei giovani, sia con enti pubblici che con la società civile nel suo complesso. La sfida attuale è quella di trovare nuovi punti di forza e di innovazione, che impattino sulla vita dei giovani perché possano essere protagonisti, come ha fatto Fosbury nella storia del salto in alto. L’ex atleta statunitense, nato nel 1947, è divenuto famoso per la rivoluzionaria tecnica di salto in alto che ha introdotto e perfezionato. La tecnica, conosciuta come “Fosbury Flop”, consiste nel superare l’asticella con il corpo rovesciato all’indietro. Piuttosto che affrontare il salto frontalmente come era consuetudine prima di lui. A Bari, nel corso dell’evento, è stata presentata l’indagine “Cultura della genitorialità e promozione della natalità”, a cura della Confederazione Nazionale dei Consultori familiari di ispirazione cristiana (CFC), in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore (Centro Studi sul Volontariato e la partecipazione sociale – CESVOPAS). Dalla ricerca è emerso il bisogno di supporto psico-sociale e educativo per famiglie, con richieste crescenti su neogenitorialità, adolescenza, conflittualità e relazioni familiari. In tal senso i Consultori predispongono interventi e azioni mirati: Il 64% dei Consultori offre percorsi di accompagnamento alla genitorialità e il 62% consulenze individuali o familiari.

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Giovani al centro

Afferma Adriano Bordignon, presidente del Forum delle Associazioni Familiari: “I giovani sono il cuore pulsante della nostra società e meritano di essere al centro delle politiche familiari, educative e sociali. Ma troppo spesso, vediamo i nostri ragazzi intrappolati in una realtà che li frena: la precarietà lavorativa, la difficoltà di accesso alla casa, il peso di aspettative irrealistiche e un mondo digitale che, pur portando vantaggi, spesso crea isolamento. Come Forum delle Famiglie, crediamo sia prioritario fare in modo che i giovani non solo possano essere ascoltati. Ma che le loro necessità vengano riconosciute e affrontate concretamente. È altrettanto fondamentale puntare su modelli positivi e offrire loro opportunità di partecipazione. In questo senso, chiediamo che venga investito maggiormente nell’educazione, nella formazione professionale e, soprattutto, nel sostegno alle famiglie. Solo un ambiente familiare sereno e stabile può garantire la crescita sana e felice dei giovani, in quanto luogo di educazione, crescita e sostegno, cruciale nel fornire loro gli strumenti e il supporto per guardare al futuro con fiducia e speranza”.

Foto @ Unsplash

Misure rafforzate

Sostiene Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità: “Come governo abbiamo messo la famiglia al centro della nostra azione fin dall’inizio. La denatalità è un fenomeno che riguarda tutto il mondo sviluppato. Ed è un problema che dobbiamo porre all’attenzione della comunità internazionale. Il Governo ha investito risorse significative nonostante i limiti di bilancio. Abbiamo aumentato in primis l’assegno unico per le famiglie numerose, siamo intervenuti sulla conciliazione vita-lavoro.  Potenziando il rimborso per l’asilo nido, rafforzato misure come la decontribuzione per le madri lavoratrici e il bonus per i nuovi nati. Inoltre stiamo lavorando ad ulteriori iniziative”. Per Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia: “Il calo demografico gigantesco a cui stiamo assistendo non è rimediabile in via ordinaria e sta coinvolgendo tutta l’Europa. È prioritario incentivare la natalità sotto diversi profili, basti pensare all’elevato bisogno di manodopera. Il nostro tentativo è quello di costruire una società più giusta e coerente con il modello di famiglia che la società ci offre. Ci sono luoghi a rischio spopolamento da rilanciare. Incoraggiando il ritorno di persone alle quali si possono offrire nuove opportunità potenziando le agenzie per il lavoro. Serve, dunque, creare una massa critica a favore della natalità. Promuovendo una cultura a sostegno della famiglia per invertire la drammatica tendenza in atto e incentivare, così, il progresso sociale”. Per Vito Leccese, Sindaco di Bari: “L’Assemblea generale del Forum delle Associazioni Familiari è un momento significativo di riflessione sul valore che oggi le famiglie rappresentano. Sono il primo presidio utile per favorire l’inserimento dei giovani nella società. Molti di loro vivono problemi di disagio esistenziale e di partecipazione attiva nella vita quotidiana. Per cui abbiamo il dovere di accompagnarli in questo cammino e le famiglie, al riguardo, svolgono un ruolo fondamentale”.

Foto di manseok Kim da Pixabay

Osservatorio giovani

Andrea Orio (Osservatorio Giovani) ha sottolineato: “I dati emersi dalla ricerca condotta dall’Osservatorio Giovani con l’Istituto Toniolo fotografano un quadro significativo. In particolare per quanto riguarda l’Intelligenza Artificiale che per i due terzi dei giovani italiani rappresenta un’opportunità. Al contempo, la percezione circa i rischi e le minacce per la privacy è comparativamente più bassa nel nostro Paese. Rileva, inoltre, una particolare consapevolezza da parte delle nuove generazioni rispetto alle questioni ambientali. Preoccupa, tuttavia, la più alta percentuale dei giovani italiani che non pianificano un figlio per problemi economici e per il possibile impatto futuro dei cambiamenti climatici”. Alberto Pellai, psicoterapeuta, afferma: “Stiamo vivendo una fase molto sfidante per la famiglia. I genitori sono preoccupati perché i figli passano molto tempo in una sorta di autoreclusione all’interno delle piattaforme social o usufruendo dei videogiochi. Viviamo un cambio epocale determinato dalla digitalizzazione in cui famiglia e scuola svolgono un ruolo cruciale. Insisto molto sul concetto di allenamento alla vita poiché è essenziale preparare i figli a gestire la realtà. La generazione degli adolescenti è caratterizzata da un’ansia crescente per cui la scuola resta l’unico luogo in cui si confrontano con un mondo adulto. È necessario, dunque, creare spazi di aggregazione con figure adulte esperte di relazione per sostenere i bisogni di crescita dei nostri figli”.

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