Il percorso verso il G7 ha portato alla stesura di importanti documenti per favorire la pace e il disarmo, anche nucleare. Il primo riguarda la dichiarazione del Gruppo dei Direttori del G7 sulla non proliferazione delle armi atomiche (NPDG) con la quale, già in occasione del G7 dei ministri degli Esteri tenutosi a Capri, sono stati ribaditi alcuni concetti importanti: nel preambolo è stata ribadita l’importanza del controllo degli armamenti e del disarmo. Inoltre, è stato ribadito che, il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari, che aveva portato all’istituzione dell’Agenzia Internazionale per l’energia atomica, va mantenuto in tutti i suoi aspetti fondamentali. L’obiettivo è quello di evitare l’ulteriore diffusione degli armamenti nucleari ed incentivare lo sviluppo dell’energia nucleare per scopi di pace. Oltre a ciò, si intende rilanciare la cosiddetta “Hiroshima vision”, ovvero rimarcare la devastazione e la sofferenza umana che le popolazioni di Hiroshima e Nagasaki hanno subito a seguito dei bombardamenti nucleari del 1945, sottolineando l’impegno per un mondo sicuro, mediante la riduzione degli arsenali di armi atomiche.
Vorremmo che, il G7, mantenga questo obiettivo di pace. Civiltà dell’Amore opera da sempre su questo versante e ad Assisi, un luogo fortemente simbolico, abbiamo dato inizio ad un di dialogo interreligioso per giungere ad un disarmo e ad una pacificazione reale, attraverso la conversione delle armi e delle coscienze. Inoltre, partendo dall’Europa, desideriamo che, i cristiani e la politica comunitaria, instaurino un tavolo di pace tra est ed ovest che consenta ai popoli di vivere con fraternità. Fare ciò però, implica che, si riprenda la dichiarazione delle cinque potenze dotate di armi atomiche risalente al 3 gennaio 2022, al fine di prevenire un’ecatombe nucleare ed avere un mondo libero dalle armi. È necessario che il G7 riattivi tutti i trattati di disarmo per garantire all’umanità un futuro di pace per noi e per i nostri figli.