L’attività teatrale rappresenta un’opportunità educativa e formativa fondamentale per bambini e ragazzi, in quanto favorisce lo sviluppo di numerose competenze cognitive, emotive e sociali. Partecipare a laboratori teatrali aiuta i giovani a migliorare la propria espressione verbale e non verbale, a rafforzare la capacità di comunicare in pubblico e a sviluppare la creatività. Il teatro stimola inoltre l’empatia, poiché i partecipanti si mettono nei panni di altri personaggi, affrontando situazioni ed emozioni diverse dalle proprie. Questo contribuisce a una maggiore consapevolezza di sé e degli altri, promuovendo la collaborazione e il lavoro di gruppo. Inoltre, tale attività, favorisce la disciplina e la gestione del tempo, elementi cruciali per una crescita equilibrata. Inoltre, lo stesso, è un potente strumento per combattere l’ansia sociale e migliorare l’autostima, creando un ambiente sicuro e stimolante dove i ragazzi possono esplorare liberamente le proprie potenzialità.
L’esperienza di Crema
A Crema, dal 1999, l’associazione Franco Agostino Teatro Festival (FATF) fin dalla sua nascita, porta avanti la Rassegna Concorso che, quest’anno, si svolgerà a maggio ed è rivolta ai giovani tra gli 11 e i 20 anni di età, che operano in qualsiasi ambito e specializzazione teatrale. Interris.it ha intervistato Alessia Magliano, referente della segreteria organizzativa del “Franco Agostino Teatro Festival”.

L’intervista
Magliano, come nasce e che obiettivi si prefigge la nuova edizione della “Rassegna Concorso” di quest’anno?
“La ‘Rassegna Concorso’ di quest’anno si terrà il 28 e il 29 maggio presso il Teatro San Domenico di Crema il quale, ogni anno, ormai da diverse edizioni, ci ospita. Ci prefiggiamo l’obiettivo di dare la possibilità a giovani attori, provenienti sia dai laboratori scolastici svolti da degli operatori specializzati che si recano all’interno degli istituti, oppure a coloro che, fuori dall’orario didattico, studiano teatro per scelta. In particolare, ci rivolgiamo agli alunni delle scuole medie inferiori e superiori e, nelle due giornate, questi giovani, si esibiranno sul palco con un estratto di circa trenta minuti, il quale intende sintetizzare il lavoro svolto durante il loro percorso di studio”.
In base alla vostra esperienza, quale valore rivestono la conoscenza e la valorizzazione del teatro per le giovani generazioni?
“Rivestono un grandissimo valore. Intendiamo avvicinare le giovani generazioni all’arte teatrale e a tutto ciò che ruota attorno ad essa. Vogliamo educare gli spettatori del domani e, allo stesso tempo, dare ai ragazzi l’opportunità di esprimersi nelle diverse sfaccettature presenti su un palco, come ad esempio la recitazione, la scenografia o la danza. In altre parole, intendiamo dare loro l’occasione di rappresentare sé stessi in base alle rispettive capacità: tutti devono poter avere un momento per esprimersi”.

Guardiamo al futuro: quali sono i vostri auspici per questo evento?
“Auspichiamo che, come da 27 anni a questa parte, tutti partecipino con entusiasmo a questo evento. La Rassegna Concorso rappresenta l’evento più longevo del nostro Festival e ci auguriamo che, ogni giovane, faccia proprio lo spirito di condivisione di questa iniziativa. Non viene data loro solo l’occasione di esprimere sé stessi, ma anche la possibilità di condividere con gli altri i frutti del proprio impegno. Tra di loro c’è competizione ma, alla fine, ognuno sostiene l’altro e possono imparare vicendevolmente. Tale momento, quindi, deve essere vissuto serenamente e con un’atmosfera di crescita, al fine di stare insieme e crescere tutti insieme.”