“Se vuoi cambiare il
mondo, vai a casa e ama la tua famiglia”, insegna
Madre Teresa di Calcutta. E’ in corso a Roma la
decima edizione del raduno mondiale delle famiglie. Fino a domenica nella città eterna si testimonia l’
amore familiare. Come vocazione e via di santità. Sono oltre duemila i
delegati invitati da 120 Paesi. Scelti dalle conferenze episcopali. Dai Sinodi delle Chiese orientali. E dalle
realtà ecclesiali internazionali. La famiglia che risorsa in un momento difficile per l’umanità.
Provata dalla pandemia e dalla guerra.
Famiglia come roccaforte
L’avvocato Gian Ettore Gassani è il presidente dell’associazione dei matrimonialisti italiani. E condivide il nuovo documento del Vaticano per la preparazione al matrimonio. “E’ la più grande ricchezza di un Paese. Ritengo che il richiamo del Papa all’importanza del matrimonio abbia un valore religioso, sociale e comunitaria- sottolinea Gassani-. Oggi abbiamo 100 mila nozze all’anno. E un numero enorme di separati e divorziati. L’Italia era una roccaforte del matrimonio. Ma sta facendo ormai acqua da tutte le parti. Ci si sposa molto di meno. E si divorzia sempre di più. Da questo punto di vista siamo mutati come collettività. E il volto del nostro Paese è cambiato profondamente. Dagli anni ’70 ad oggi. Avevamo un’Italia con 500.000 matrimoni all’anno nel ’70. Ne abbiamo oggi 100 mila. Con un’elevata percentuale di separazioni e divorzi”.
Senso di responsabilità
Secondo l’avvocato Gassani, la preparazione alla vita matrimoniale potrebbe, in parte, contribuire a migliorare la condizione generale. Correggendo “l’atteggiamento consumistico degli italiani“. Quello “in voga negli ultimi anni”. E cioè la tendenza a sposarsi al buio. “Parliamo dei cosiddetti ‘speed marriage‘. Ovvero i matrimoni senza consapevolezza. Senza senso di responsabilità- precisa il presidente dell’associazione dei matrimonialisti italiani-. Il riflesso di questo atteggiamento è nel numero elevato di separazioni e divorzi. In modo particolare nell’Italia settentrionale ormai ci si separa come ci si separa nei paesi del nord Europa“.
Vita matrimoniale
“Dal primo momento di crisi nella vita matrimoniale, si va dall’avvocato e
si sfascia tutto– osserva l’avvocato Gassani-. Quindi ben venga il richiamo del Papa che ritengo non sia solo religioso. Ma laico e sociale. I
corsi prematrimoniali dovrebbero essere attivati. E andrebbero fatti in modo serio. Sempre e ovunque. Ma soprattutto
deve esserci responsabilità nella scelta. Non deve essere l’orologio biologico a decidere”. Un altro dato da evidenziare è “il
tasso di nuzialità molto basso“. O comunque, rileva il presidente dei matrimonialisti italiani, “
le nozze avvengono in età già matura“.
Concetto di famiglia
“Se prima – spiega Gassani – ci si sposava a 26-27 anni. Oggi la media si è alzata notevolmente. 32 lei, 35 lui. I figli, poi, si fanno sempre più tardi. E sempre di meno”. Se, dunque, il documento della Santa Sede “è orientato a ricostruire il concetto di famiglia. Di vita matrimoniale in senso universale, ben venga. Perché la famiglia è la più grande ricchezza di un Paese“. E invece, richiama papa Francesco, “la famiglia oggi è disprezzata. E’ maltrattata”. Perciò “quello che ci è chiesto è di riconoscere quanto è bello, vero e buono formare una famiglia. Essere famiglia oggi. Quanto è indispensabile questo per la vita del mondo. Per il futuro dell’umanità.”