Referendum: il fronte del sƬ vince con il 70% di voti. E ora avvio alle riforme. Zingaretti e Di Maio non sono mai stati cosƬ uniti. Ma la Lega invoca Mattarella e lo scioglimento delle Camere, per il voto alle regionali, che vede trionfare il Centro-destraĀ in Veneto e Liguria; ma non in Toscana, Puglia e Campania. Leonardo Becchetti, Professore Ordinario di Economia allāUniversitĆ Roma 3,Ā risponde alle domande di Interris.it sul futuro del Paese.
Professore, un risultato storico il sƬ al referendum sul taglio dei parlamentari, che cosa succederĆ adesso al Paese Italia?
I cittadini votando per il sƬ al referendum hanno dato un chiaro segnale di gradimento del Governo attuale. Hanno in sostanza premiato la maggioranza che ha gestito la pandemia in maniera seria ed efficace. Certamente si sono anche espressi sul cambiamento di un modello rappresentativo che non ĆØ piĆ¹ adeguato. Ma rivolgo un monito al Governo proprio sulla riforma elettorale affinchĆ© si cerchi di arrivare a un sistema elettorale efficiente e che vada bene a tutto il Paese. Non si deve ricadere nel vizio, tutto italiano, di cercare di nuovo la riformaĀ elettorale āperfettaā; men che meno un sistema di voto che convenga a una sola parte politica, o addirittura a un determinato politico, come in passato. E poi spesso per cercare il sistema elettorale perfetto non ci si indovina. Ho sicuramente piĆ¹ fiducia nel sistema elettorale proporzionale, dunque in linea con la riforma che vuole il Centrosinistra, che a mio avviso rappresenta tutte le anime del Paese, rispetto a quello maggioritario.
Che indicazioni arrivano al Governo invece dal voto locale?
Anche il voto degli italiani nelle elezioni locali ĆØ stato un voto di premio al Governo. Questa maggioranza esce rafforzata e non cāĆØ nessuna vittoria del Centrodestra. In Veneto ha vinto Zaia che ĆØ lāanti Salvini, una figura in contrapposizione al leader della Lega che ĆØ in continuo declino (quasi il 50% la sua lista, 15% la Lega). Diciamo anche che il voto ha espresso la consapevolezza dei cittadini di dover fermare quellāonda dāodio nata al Papeete lāanno scorso e poi sfociata sui social (ancora le percentuali di voto alla Lega sono estremamente basse). La coalizione di Governo ha dimostrato che era giusto, in un momento difficile per il Paese, unirsi e scommettere contro la deriva populista. E i cittadiniĀ hanno capito; ha prevalso la parte di Paese che detiene i valori cristiani, di uguaglianza e di democrazia.
Di Maio e Zingaretti non sono mai stati cosƬ uniti.Ā
Possono continuare a governare a mio parere per almeno altri due anni, e cioĆØ fino alle elezioni del Presidente della Repubblica e lo sanno. Ma non devono riposare sugli allori. Il Paese ha bisogno di cogliere le opportunitĆ che arrivano dallāEuropa. Il Governo in carica ha una grande responsabilitĆ perchĆ© deve traghettare lāItalia fuori dalla pandemia e progettare il futuro del Paese. Non solo con la nuova legge elettorale. La pandemia ha messo in evidenza in tutto il mondo che le forze moderate democratiche hanno saputo gestire meglio la pandemia e le popolazioni si sono rese conto che la coesione ĆØ un punto di forza. Ora il Centrosinistra deve rimanere unito e dimostrare di poter continuare a governare con serietĆ e coesione come nell’emergenza. E’ una scommessa che il Governo ha fatto nell’estate del 2019 e su quell’onda lunga oggi riscuote il consenso popolare.
Quali riforme, a parte la legge elettorale, sono piĆ¹ urgenti?
Bisogna ripartire dalla Next Generation EU e il pacchetto per la ripresa dalla Sars Covid-19. Investite in un sistema verde, digitale e resiliente. Fondamentale sarĆ iniziare a sburocraticizzare il rapporto tra il cittadino e lāAmministrazione pubblica, creare un Cloud dove far risiedere tutti i dati e utilizzare lāidentitĆ digitale. Realizzare un progetto unico per la mobilitĆ sostenibile; investire nello smart working e ripensare lāefficientamento degli edifici. Compiere la rivoluzione dellāeconomia circolare. La sfida vera viene ora, sui progetti da presentare allāEuropa per il Recovery Fund. Lāambiente ĆØ in primo piano. Stiamo lavorando con il Ministro Costa alla transizione ecologica. Dobbiamo creare metriche utilizzabili dalle imprese. Non cāĆØ tempo da perdere. Ma le leve decisionali di questo Governo sono in mano a persone di qualitĆ che possono portare il Paese a una crescita strutturale.