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giovedรฌ Marzo 13 2025

E se domani cadesse un asteroide sulla Terra? Ecco cosa potrebbe succedere

Asteroidi e stelle comete cadono di continuo sul pianeta Terra con impatti piรน o meno pesanti. Ecco cosa potrebbe accadere in futuro e come si evolvono gli studi astronomici nell'analisi del Professor Giovanni Covone in esclusiva per Interris.it

Se un asteroide fosse in rotta di collisione con la Terra, sapremmo salvarci? Oggi forse si, ma per fare il punto sullo stato dellโ€™arte delle tecnologie che potranno difenderci dagli oggetti celesti pericolosi, il 30 giugno si celebra lโ€™Asteroid Day, un appuntamento istituito dalle Nazioni Unite per sollevare lโ€™attenzione sugli asteroidi che si spingono entro i 45 milioni di km dallโ€™orbita terrestre (i near-Earth objects o NEO) e che potrebbero costituire un pericolo per il nostro Pianeta.

Lโ€™esplosione su Tunguska

Lโ€™evento nasce per ricordare un episodio del 30 giugno 1908 quando un asteroide o una cometa del diametro di circa trenta metri esplodeva nel cielo di Tunguska, in Siberia, abbattendo circa 70 milioni di alberi su una superficie di 2.150 chilometri quadrati. La potenza dellโ€™esplosione avvenuta ad una decina di chilometri dโ€™altezza si ritiene equivalente a 10-15 megaton, vale a dire un migliaio di volte piรน potente di Hiroshima. Per fortuna non cโ€™erano abitanti nella zona, se fosse caduto con qualche ora di ritardo si sarebbe registrata una delle piรน grandi catastrofi della storia colpendo una zona grande tanto quanto Berlino. Oggi lโ€™obiettivo dellโ€™Asteroid Day รจ quello di diffondere la conoscenza del rischio che possono portare asteroidi e comete che si avvicinano alla Terra. Ma cosa sono effettivamente gli asteroidi? Perchรฉ spaventano tanto? InTerris.it lo ha chiesto al Professor Giovanni Covone docente di astronomia e astrofisica dellโ€™Universitร  Federico II.

Lโ€™analisi del professor Covone

โ€œUn asteroide รจ un corpo minore del sistema solare. Ruotano intorno ai pianeti che ne sono otto, poi ci sono i cosiddetti pianeti nani, o pianetini, di cui il rappresentante piรน noto รจ Plutone, ma anche Cerere che sono entrambi sferici, pianeti che, perรฒ, non hanno la dimensione tale per poter essere classificati come pianeti. Poi abbiamo asteroidi e comete, gli asteroidi sono corpi di dimensioni che variano da qualche centinaio di chilometri fino a pochi metri di diametro, di forma non sferica e composti dello stesso materiale di cui รจ composta la terra. La maggior parte degli asteroidi che conosciamo sono nella fascia tra Marte e Giove. Possiamo dire che questo รจ il materiale di โ€œscartoโ€ della formazione dei pianeti e del sistema solareโ€.

asteroidi

Gli asteroidi fanno paura oppure non fanno abbastanza paura?
โ€œSe guardiamo la breve scala temporale delle nostre vite, potremmo dire che gli asteroidi non ci spaventano e non ci devono spaventare. Nel corso delle nostre vite, infatti, negli ultimi secoli nessun asteroide di grandi dimensioni ha colpito la terra. Piuttosto sono cadute piccole rocce e poi cโ€™รจ stato lโ€™episodio di Tunguska poco piรน di un secolo fa. Se consideriamo scale temporali plurisecolari o anche geologiche, vediamo che gli asteroidi sono sempre caduti. Hanno causato estinzioni di massa, come quella dei dinosauri, ed eventi del genere potrebbero ritornare. Anche eventi come quello di Tunguska potrebbero capitare ogni 2/3 secoli e quando capiterร  di nuovo (e siamo certi che capiterร ), potrebbe essere disastroso. Per questo quando si analizza un rischio bisogna capirne non solo la sua frequenza, ma anche il suo impatto e le conseguenze catastrofiche che potrebbe avere. Questi, quindi, sono eventi rari ma ad alto impatto, ad alta capacitร  distruttiva quindi รจ necessario prevederli e poi cercare di evitarliโ€.

Quali sono gli studi odierni, che alla luce di quanto accaduto, aiutano a prevenire o ad affrontare questi episodi?
โ€œInnanzitutto come per ogni rischio bisogna conoscere la fonte del nostro rischio e valutarne statisticamente in modo quantitativo quanto piรน preciso possibile quel rischio, quindi bisogna saper gestire la popolazione degli asteroidi pericolosi. Nella grande famiglia degli asteroidi, cโ€™รจ una classe molto interessante che viene chiamata โ€œOggetti prossimi alla Terraโ€ (NEO, Near Earth Objects) sono quegli asteroidi che hanno unโ€˜orbita che si avvicina a quella terrestre e molti di questi attraversano lโ€™orbita terrestre, ad esempio lโ€™asteroide 2011 ES4 il primo settembre passerร  fra la Terra e la Luna. Non cโ€™รจ un rischio di incidente e di impatto, ma รจ ben piรน grande del meteorite che ha colpito la Russia qualche anno fa: non causรฒ vittime, ma danni ingenti (Meteora di ฤŒeljabinsk, il 15 febbraio 2013). Ora sono in corso numerosi programmi osservativi per scoprire tutti gli asteroidi potenzialmente pericolosi. Circa il 90% degli asteroidi piรน grandi di un km che passano vicino la terra รจ stato scoperto, ma questo non รจ sufficiente: corpi con diametro minore di un chilometro sono anchโ€™essi molto pericolosi, ed in questo censimento manca appunto la maggior parte degli asteroidi della dimensione di poche centinaia di metriโ€.

Quanto รจ importante oggi ricordare lโ€™asteroid day?
โ€œLโ€™asteroid day credo sia una cosa molto interessante, quanto mai opportuna perchรฉ รจ una consapevolezza che non ci puรฒ venire dalla semplice esperienza diretta durante le nostre vite. Lโ€™attuale percezione del rischio รจ bassa, ma bisogna comprendere il grande potenziale distruttivo. Cosรฌ come รจ stato per lโ€™attuale pandemia, i ricercatori erano a conoscenza del rischio e dei possibili danni, ma solo quando si รจ diffusa su scala planetaria, ci si รจ resi conto effettivamente della gravitร  del rischio e della necessitร  di prevenire. Quindi lโ€™asteroid day nasce come evento per sensibilizzare lโ€™opinione pubblica, ma anche la sfera politica su questo rischio. ร‰ quindi necessario finanziare i programmi per conoscere gli asteroidi potenzialmente pericolosi, poter prevedere lโ€™impatto e soprattutto prevederlo in tempo perchรฉ a quel punto potrebbe anche essere evitato. Ad oggi ci sono molti scienziati che lavorano anche sul come deviare gli asteroidi per prevenire eventuali catastrofiโ€œ.

A Gennaio 2020 รจ stata diffusa unโ€™importante ricerca a livello internazionale, a cui ha preso parte anche lei. Si tratta della scoperta di un pianeta gemello della Terra, di cosa si tratta?
โ€œLa ricerca รจ stata comunicata nei primi giorni di questโ€™anno, sembrava un inizio promettente per il 2020 (sorride scherzosamente ndr). Viviamo in un periodo storico molto interessante e sono felice di poter dare un contributo. Siamo nellโ€™epoca storica in cui possiamo rispondere alle domande che abbiamo dai tempi di Democrito e Giordano Bruno in poi. Abbiamo finalmente scoperto i primi pianeti simili alla terra.
Io non direi che il pianeta che abbiamo scoperto sia proprio un gemello della Terra, forse un โ€œcuginoโ€, con dimensioni simili alla terra, potenzialmente abitabile per la distanza giusta dalla stessa, dove quindi non fa nรฉ troppo caldo nรฉ troppo freddo, ma non sappiamo ancora se effettivamente ha unโ€™atmosfera o se ci siano tracce sia acqua. Al momento รจ un candidato interessante per essere un pianeta simile alla Terra. Il mio collega Luca Cacciapuoti ed io siamo stati gli unici scienziati italiani a partecipare a questa scoperta, la maggior parte sono colleghi americani della NASA e ne sono estremamente orgogliosoโ€.

In che modo potrร  aiutare in futuro questa scoperta?
โ€œPiรน procediamo nella conoscenza dei pianeti fuori del sistema solare e piรน capiamo il nostro. Quando io ero studente, i pianeti extra solari si contavano quasi sulle dita di una mano, oggi ne conosciamo circa quattro mila. Uno dei nostri obiettivi รจ scoprire pianeti simili alla terra, potenzialmente affidabili. Il passo successivo รจ quello di studiare lโ€™atmosfera perchรฉ abbiamo la tecnologia per cui nei prossimi anni potremmo misurare e determinare la composizione chimica dei paesi simili alla terraโ€œ.

Qual รจ il rapporto fede scienza per un astronomo?
โ€œLโ€™astronomo nella sua indagine scientifica รจ motivato da un grande senso di piacere della scoperta e dal fascino del mistero. Non cโ€™รจ niente di piรน bello ed affascinante per il ricercatore del fatto di non sapere quello che troverร . Sapere che nel mio prossimo programma osservativo troverรฒ qualcosa che ora non conosco, ha un fascino impagabile. Io non so se troverรฒ un pianeta simile alla terra ma so che questo รจ alla nostra portata e prima o poi riusciremo ad ottenere queste misure e sarร  un grande piacere in sรฉ. Personalmente, io non ne vedo lโ€™opera di un creatore, ma capisco come la bellezza della natura possa indurre in tante persone che conosco, nei miei amici e nei miei familiari, lโ€™idea che dietro questโ€™ordine ci sia il progetto di una mente superioreโ€.

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