Sos crisi. Le previsioni parlano di un sicuro rallentamento dell’economia nel 2023. Ma i pareri discordano sulle probabilità di recessione. Secondo il Fondo monetario internazionale l’economia dell’Italia andrà sotto zero (-0,2%). Mentre Ocse (+0,2%) e Unione europea (+0,3%) sono più ottimiste. L’ Ocse è un organizzazione internazionale di studi economici per i paesi membri. Paesi sviluppati aventi in comune un sistema di governo di tipo democratico ed un’economia di mercato. L’organizzazione svolge prevalentemente un ruolo di assemblea consultiva. Ciò consente un’occasione di confronto delle esperienze politiche. Per la risoluzione dei problemi comuni, l’identificazione di pratiche commerciali. E il coordinamento delle politiche locali ed internazionali dei paesi membri. L’Ocse ha sede a Parigi. E conta attualmente 36 paesi membri. L’organizzazione inoltre intrattiene rapporti con numerosi paesi non membri, organizzazioni internazionali ed altri soggetti istituzionali internazionali. L’Ocse è finanziata principalmente dagli stati membri. I cui contributi obbligatori finanziano la prima parte del bilancio. E sono determinati da una quota di base, suddivisa equamente tra tutti i membri. E da una quota principale, calcolata sulla base della dimensione relativa del Prodotto nazionale lordo (Pnl).
Allarme crisi
L’87% degli italiani è preoccupato per la crisi economica. E crescono del 45% circa le richieste a Legge3.it. La metà della popolazione è pessimista riguardo il futuro, temendo un peggioramento. 825 i contratti sottoscritti da Legge3.it nel 2022, per aiutare altrettante persone ad uscire dal sovraindebitamento. La percezione della crisi economica da parte degli italiani sembra essere peggiore della crisi stessa. Secondo l’ultimo Rapporto Eurispes, l’87% degli italiani è seriamente preoccupato dall’attuale scenario. E il 45% delle famiglie riesce ad arrivare alla fine del mese solo mettendo mano ai propri risparmi. Sempre secondo il rapporto Eurispes, più della metà degli intervistati (54%) è ricorso ad un prestito da banche, amici o parenti. E un italiano su 3 rateizza i propri acquisti. Uno scenario catastrofico confermato anche dall’aumento di richieste di consulenza. Legge3.it da anni aiuta privati e imprenditori ad uscire da situazioni di sovraindebitamento. Nel 2022 le richieste sono cresciute del 45% circa. Ben oltre le 23.500 contro le poco più di 16.300 del 2021.
Freno ai consumi
“La crisi sta frenando i consumi e l’iniziativa imprenditoriale- analizza Gianmario Bertollo, fondatore di Legge3.it –. La crisi sta affossando sempre di più la nostra economia. Il risultato? Incremento della povertà, e chi si trovava in una situazione di fragilità vede peggiorare ulteriormente il proprio status. Questo li porta a contrarre debiti. A fare rate per sostenere acquisti, anche per beni necessari. Rate che poi, andando a sommarsi con le altre spese, diventano insostenibili”. Aggiunge Bertollo: “Lo scorso anno abbiamo sottoscritto 825 contratti di analisi di fattibilità. E 410 contratti di consulenza. Aumentati rispettivamente del 60% e del 93%! Questi dati da un lato sono davvero preoccupanti. Perché ci rimandano ad uno scenario di sovraindebitamento diffuso. Dall’altro sono sintomo di una maggior conoscenza degli strumenti che lo Stato italiano offre per liberarsi da queste situazioni”.
Scelte controproducenti
Più volte Gianmario Bertollo ha richiamato l’attenzione sulla scarsa cultura finanziaria tra tutte le fasce della popolazione. Ciò porta a fare scelte spesso controproducenti per le proprie tasche. E a non sapere poi come rimediare. Anche la Legge 3 del 2012 e le successive integrazioni contenute nel nuovo Codice della Crisi, sembrano essere ancora ignote alla maggior parte delle persone. Pure a coloro che potrebbero beneficiare di questi strumenti per ricominciare a vivere. “Purtroppo, finché non ci sarà un’adeguata informazione su queste tematiche, non possiamo aspettarci grossi cambiamenti– puntualizza Gianmario Bertollo– Io, nel mio piccolo, ho sempre cercato di fare divulgazione sui rischi ai quali va incontro chi chiede prestiti. O fa rate con leggerezza. E, soprattutto, sulle possibilità offerte dalle norme contro il sovraindebitamento“.
Testimonianze
In particolare è da poco uscita la terza edizione del libro “Fatti e non parole”. Nel quale “non solo parliamo delle legge. Spiegandola in modo semplice e comprensibile. Ma raccogliamo alcune testimonianze di casi reali di nostri assistiti, Sempre tutelandone la privacy e l’anonimato“, evidenzia Bertollo. Questo perché “così il lettore riesce a dare maggior concretezza a una norma astratta”. E soprattutto perché “molte persone potrebbero ritrovarsi nei casi citati. Trovare speranza in quelle pagine. E una soluzione per ricominciare da capo puliti”. Fino ad oggi Legge3.it ha portato al successo 122 pratiche. Per un totale di debiti stralciati di 51.230.000 euro. Negli anni è cresciuta anche la sua rete di professionisti che opera sul territorio. Per un totale di 28 specialisti, 13 studi legali e 12 dipendenti.