Fondo per il clima
Intensificare gli sforzi per il contrasto ai cambiamenti climatici. Ma anche rafforzare l’impegno a sostegno del continente africano. Al quale l’Italia destinerà gran parte del suo Fondo per il clima. Questa la “mission” che la premier Giorgia Meloni confermerà alla Cop28. La presidente del Consiglio prenderà parte alla sessione ad alto livello del summit, che avrà luogo l’1 e il 2 dicembre. E che vedrà la più alta partecipazione di capi di Stato e di governo mai registrata in una “Cop” (circa 150 i leader attesi). Numeri che certificano il successo diplomatico del presidente emiratino Mohammed bin Zayed Al Nahyan. Confermata l’assenza al vertice del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Che sarà sostituito dall’inviato americano per il clima John Kerry. Il 1° dicembre Meloni parteciperà all’apertura dei lavori. Con annessa foto di famiglia in compagnia degli altri leader. Poi prenderà la parola nell’ambito di due eventi. Uno dedicato ai sistemi alimentari. E un altro sull’adattamento ai cambiamenti climatici. In questa sede l’inquilina di Palazzo Chigi ribadirà la posizione dell’Italia sulle politiche di sostegno all’Africa.
Cop 28
La sera del 1° dicembre sarà all’insegna della musica lirica. Il Teatro alla Scala si trasferirà per l’occasione a Dubai. Dove terrà un concerto di arie italiane. L’evento è frutto di una collaborazione con il ministero della Cultura, quello degli Esteri ed Eni. La Cop28 di Dubai si inserisce nel solco dell’impegno assunto dai leader mondiali in occasione della Cop21 parigina del 2015. Sulla necessità di limitare la crescita della temperatura media globale a un massimo di 2 gradi centigradi, alla fine del secolo. Rispetto ai livelli pre-industriali. L’intenzione, sulla carta, è amplificare gli sforzi per raggiungere l’obiettivo di 1,5 gradi Celsius. Tre i macro-temi al centro della Cop28. La mitigazione dei cambiamenti climatici. I leader riuniti proveranno a valutare gli sforzi sinora compiuti per ridurre le emissioni di anidride carbonica. L’adattamento ai cambiamenti climatici. E, infine, il tema del finanziamento da 100 miliardi di euro l’anno che le nazioni più ricche dovrebbero destinare ai paesi in via di sviluppo per assisterli. Nel loro percorso verso di riduzione delle emissioni e di gestione del cambiamento climatico.
Allarme Unicef
Intanto l’Unicef ha lanciato il rapporto Climate Changed Child che descrive in dettaglio come la salute dei bambini sia influenzata dai cambiamenti climatici. E contiene nuovi dati su come e dove i bambini sono esposti a minacce legate all’acqua che mettono a rischio la loro salute e il loro benessere. Il rapporto ha rilevato che 739 milioni di bambini sono esposti a una scarsità d’acqua elevata o estremamente elevata nel 2022. Il 6 dicembre si terrà una conferenza stampa sui bambini in cui la Goodwill Ambassador dell’Unicef, Vanessa Nakate presenterà quattro bambini attivisti per il clima provenienti da tutto il mondo. I bambini prenderanno la parola nella sala della conferenza stampa ufficiale per parlare delle loro esperienze alla COP28. E dei loro appelli all’azione per i leader mondiali. Per la prima volta in una COP, subito prima di entrare nel vivo delle discussioni, i negoziatori dei Paesi ascolteranno i bambini di 13 Paesi. Attraverso video preregistrati che descrivono le loro esperienze con il cambiamento climatico.