Inizia oggi una Quaresima di guerra. Ceneri di pentimento e ceneri di morte. La guerra provoca un inferno di distruzione, sofferenza, divisione. La Giornata di preghiera e digiuno per la pace coincide con il Mercoledì delle Ceneri. La Cei chiede a tutte le diocesi di unirsi “in una corale preghiera“ per la pace. E di aderire alla Giornata di digiuno indetta da Papa Francesco per il Mercoledì delle Ceneri. Oggi, dal punto di vista liturgico, le ceneri possono essere imposte in tutte le celebrazioni eucaristiche. Ma va indicato un momento comunitario “privilegiato”. Per richiamare la dimensione ecclesiale del cammino di conversione. Il digiuno, poi, è presente anche nell’Islam e nell’ebraismo. I musulmani, infatti, celebrano il mese di Ramadan. Gli ebrei il kippur. I cristiani la Quaresima.
Quaresima di guerra
Anche le carceri italiane si uniscono all’appello del Pontefice. Aderendo alla giornata di preghiera e digiuno la pace in Ucraina. Con una lettera indirizzata agli operatori di pastorale carceraria. L’ispettore generale dei cappellani don Raffaele Grimaldi si rivolge a “ogni uomo di buona volontà. Ogni comunità. Ogni Chiesa particolare con il suo pastore”. Esortando ad “innalzare al Signore della pace” un’accorata supplica. Affinché “le armi della distruzione siano messe a tacere“. Don Grimaldi richiama “la situazione che il mondo sta vivendo. In questo tempo di grande incertezza e sofferenza per l’aggressione all’Ucraina incomprensibile e inaccettabile”. Ciò “chiama tutti noi alla solidarietà umana e alla preghiera fraterna“. Quindi “anche dalle nostre carceri, luoghi di grande sofferenza, si innalzi il grido della nostra preghiera. Al Dio della Pace e della misericordia“.
Avventura senza ritorno
Trova accoglienza, l’invito di Papa Francesco a condividere una giornata di preghiera e di digiuno. A rispondere sì sono anche gli operatori pastorali. Ossia coloro che “vivono il servizio nei luoghi di pena”. La “Chiesa che è in carcere“. La guerra, come già affermava San Giovanni Paolo II, è “una avventura senza ritorno“. Cappellani, diaconi, suore e volontari tutti aderiscono alla mobilitazione spirituale contro la guerra. In segno di solidarietà e di comunione con tutte le carceri italiane. “Ci uniamo come popolo di Dio per non venir meno a questo desiderio di Papa Francesco e della Chiesa tutta. Per affermare con forza che la guerra è una ‘inutile strage‘, secondo la definizione di Benedetto XV“.
Cammino di penitenza
Significativamente la giornata di preghiera e digiuno per la pace in Ucraina coincide con l’inizio della Quaresima. Il Mercoledì delle ceneri costituisce la celebrazione pubblica della penitenza. Dalle origini il rito dà inizio al cammino di penitenza dei fedeli verso l’assoluzione dai loro peccati la mattina del Giovedì Santo. La Chiesa prescrive il digiuno e l’astinenza dalle carni. Simbolicamente, le ceneri indicano la penitenza. Richiamano la caducità della vita terrena. E la necessità della conversione. Con il Mercoledì delle Ceneri inizia la Quaresima. Il periodo che precede la Pasqua.
Ritorno a Dio
“Ricordati uomo che polvere sei e polvere ritornerai“. Si legge nella Bibbia (Genesi 3,19). Dopo il peccato originale, Dio caccia Adamo dal giardino dell’Eden. E lo condanna alla fatica del lavoro e alla morte. La Sua frase veniva recitata il giorno delle Ceneri. Quando il sacerdote imponeva ai fedeli le ceneri. Ottenute bruciando i rami d’ulivo benedetti la domenica delle Palme dell’anno precedente. Con la riforma liturgica conciliare, la frase è stata mutata. “Convertitevi e credete al Vangelo” (Mc 1,15). Per esprimere, oltre a quello penitenziale, l’aspetto positivo della Quaresima. Quale tempo di conversione. Preghiera assidua. E ritorno a Dio.