La svolta dei giovani
Dunque la controrivoluzione sessuale è iniziata tra i giovani americani. Secondo il settimanale Spectator, i più istruiti e lanciati verso carriere di successo tornano ad apprezzare modestia e castità. Respingendo la liberalizzazione dei costumi. Charlotte, per esempio, è una 23enne laureata ad Harvard. Cresciuta, puntualizza l’Ansa citando le sue parole, in “un ambiente super liberal“. La giovane ora ha deciso di cancellare tutte le foto in bikini dai social. Abbracciando la “modest fashion“. Ossia scegliendo di non indossare nulla che esponga clavicole o spalle. E faccia vedere le gambe sopra il ginocchio. La “modest fashion” rappresenta un mercato in crescita vertiginosa e rapidissima. E richiama l’attenzione del sistema moda mondiale.
Matrimonio
Narayan, invece, ha sette anni in più. E un lavoro ben pagato. Nel settore hi tech. come i suoi amici (tutti impiegati nella tecnologia o nella finanza), vuole sposarsi. “I ragazzi che dicono di non preoccuparsi della storia sessuale della moglie mentono apertamente“, sostiene. Sottolineando che tutti gli uomini del suo gruppo preferirebbero che le future mogli arrivassero vergini al matrimonio. E alcuni escludono categoricamente le donne che non lo sono.
La vera libertà
Charlotte racconta cosa le è successo al termine del suo percorso accademico. Quando si è fidanzata all’ultimo anno ad Harvard. I suoi coetanei l’hanno guardata “come se fossi pazza”. Per aver detto di preferire i bambini. Rispetto ad una carriera di alto livello. Charlotte e Narayan sono l’esempio di giovani dell’elite americana. Che, come tanti coetanei, hanno respinto la cultura della libertà sessuale. Considerandola tossica. Non solo per il benessere individuale. Ma anche per la salute a lungo termine della società Usa. Tanti altri, però, li criticano duramente per le loro posizioni. Tanto che Narayan usa uno pseudonimo. Per paura della censura sociale. O di ripercussioni sul lavoro. “Dare voce a questi punti di vista apertamente è un suicidio sociale”, ammette Narayan.