Bambini afghani
È in atto una grave crisi economica che minaccia di lasciare più del 97% della popolazione in estrema povertà. I prezzi di grano, riso e olio sono più che raddoppiati. Intere famiglie per riuscire a comprare il poco cibo a disposizione devono vendere tutto ciò che possiedono. I genitori sono costretti a fare scelte drastiche per sopravvivere, come ritirare i figli da scuola e mandarli a lavorare, venderli. E, nel caso delle femmine, farle sposare precocemente. I bambini e le bambine sono più vulnerabili durante una crisi alimentare e rischiano la malnutrizione e l’indebolimento del sistema immunitario. Il rigido clima invernale minaccia di aggravare questi rischi per la salute. Portando potenzialmente a problemi respiratori, ipotermia e polmonite. La fame può anche avere effetti duraturi sullo sviluppo fisico e cognitivo dei bambini, oltre che un impatto psicologico. “Si stima che, nel 2024, 7,8 milioni di bambini non avranno abbastanza da mangiare. La fame, unita al freddo pungente in gran parte dell’Afghanistan, creerà una situazione di grave pericolo per i bambini. I loro bisogni nutrizionali devono essere soddisfatti. Gli aiuti umanitari insufficienti mettono a rischio vite umane ogni giorno che passa“, spiega Arshad Malik, direttore di “Save the Children” in Afghanistan.
Catastrofe
“Oltre agli aiuti umanitari immediati per soddisfare le esigenze di base, abbiamo bisogno di sforzi concertati. Per affrontare le cause alla radice di questa crisi alimentare. Che è determinata da una combinazione di cambiamenti climatici, instabilità economica, mancanza di lavoro e prezzi elevati dei prodotti alimentari. L’Afghanistan sta vivendo una catastrofe dopo l’altra: inondazioni, terremoti e siccità hanno sradicato le vite dei bambini– aggiunge Arshad Malik-. Il Paese sta ora affrontando l’ulteriore pressione di centinaia di migliaia di persone che ritornano dal Pakistan e dall’Iran. Il 2024 deve essere un anno migliore per i bambini afghani. La comunità internazionale deve riprendere i programmi di sviluppo per soddisfare i bisogni di base e sostenere la ripresa dell’economia afghana“. Sempre più famiglie sono costrette a gesti estremi pur di sfamare i propri figli. Otre un milione i bambini sono coinvolti nel lavoro minorile. “I nostri operatori riferiscono che malattie virali come il morbillo stanno aumentando e mietendo vittime. A causa del mancato accesso dei bambini a cure sanitarie adeguate e alle vaccinazioni di routine”, evidenzia Save the Children
Assistenza medica
“Forniamo assistenza medica, nutrizionale e igienico-sanitaria di base nelle aree più difficili da raggiungere attraverso ambulatori mobili. Con un focus sui minori e le donne in gravidanza o allattamento- raccontano gli operatori umanitari-. Portiamo avanti progetti di educazione primaria. Con particolare attenzione ai bambini con disabilità. Garantendo servizi educativi di qualità a bambine e bambini vulnerabili o esclusi dal sistema scolastico“. Proseguono i volontari di Save the Children: “Supportiamo la formazione di insegnati donne e sosteniamo i minori con disabilità e le scuole attraverso la distribuzione di tecnologie assistive, l’eliminazione di barriere architettoniche e il miglioramento delle strutture igienico sanitarie per assicurare la piena accessibilità dei servizi educativi“.
Emergenza
“Operiamo per contrastare la povertà e il lavoro minorile di bambine e bambini di strada e delle loro famiglie garantendo servizi di protezione e promuovendo un miglioramento delle loro condizioni economiche. Attraverso percorsi di formazione e accesso ad opportunità generatrici di reddito – riferiscono gli operatori umanitari-. Nel 2022 abbiamo risposto all’emergenza causata dagli choc climatici e dalla conseguente crisi alimentare. Dagli sviluppi politici in atto e dalla crisi economica. Supportando le famiglie più vulnerabili attraverso la distribuzione di Multi-Purpose Cash Assistance. Siamo in Afghanistan dal 1976″.