Arresti per blasfemia in Medio Oriente. Stavolta la misura cautelare non è stata presa nei confronti di chi è accusato di aver offeso Maometto, ma nei confronti di un editore e di un giornalista di un sito web di informazione, per aver pubblicato una vignetta di Gesù ritenuta “offensiva” dalla comunità cristiana. E' accaduto in Giordania. L'accusa verso i due – come riferisce AsiaNews – è di aver “fomentato” l’odio e le divisioni confessionali. In base al capo di accusa, i due rischiano da un minimo di sei mesi a un massimo di tre anni di prigione.
Sempre l'agenzia AsiaNews riporta che “all’origine della controversia una immagine 'rivista' della 'Ultima cena' di Leonardo, pubblicata nei giorni scorsi dal portale di informazione e che ha sollevato indignazione e vibrate protese fra gli utenti. Il dipinto, del 16mo secolo, rappresenta l’ultimo pasto di Gesù con i suoi discepoli e ha un grande valore simbolico per i cristiani”. “La versione modificata – si legge ancora – vede la star della cucina turca Nusret Gokce, meglio nota con il nome di Salt Bae, in piedi dietro a Cristo mentre compie il gesto che lo ha reso famoso: mettere il sale sul piatto con un gesto a cascata. E uno dei discepoli ha il volto di Gesù tatuato sulla gamba“.
Le proteste in rete non si sono fatte attendere: sugli scudi anche il Patriarcato latino di Gerusalemme. Il sito si è dovuto scusare e ha rimosso l'immagine dal sito, parlando di “errore” involontario dello staff editoriale. Le autorità hanno quindi convocato l’editore, che produce anche diversi programmi per tv e radio nel Paese, presso una sede della polizia postale (preposta per i crimini sul web) per interrogatorio. I cristiani costituiscono il 6% circa della popolazione in Giordania, su un totale di 6,6 milioni di abitanti.