Il senso del viaggio di Francesco in Canada. I dettagli del pellegrinaggio saranno annunciati nelle prossime settimane dall’episcopato canadese. Nei mesi scorsi, i vescovi canadesi avevano annunciato un impegno finanziario collettivo a livello nazionale. 30 milioni di dollari in cinque anni. L’obiettivo è sostenere e accompagnare percorsi di guarigione e riconciliazione. Per i sopravvissuti agli abusi.
Il senso del viaggio
I vescovi cattolici del Canada sono “grati” al Pontefice. Per aver “accettato il loro invito a visitare il Canada. In un pellegrinaggio di “guarigione e riconciliazione”. La Conferenza episcopale canadese ha risposto con gioia all’annuncio della Sala Stampa vaticana. Riguardo alla disponibilità espressa dal Papa a recarsi nel Paese nord-americano. In una data che sarà fissata più avanti. L’episcopato ricorda il viaggio in Vaticano (dal 17 al 20 dicembre) di una delegazione. In rappresentanza dei popoli indigeni del Canada. Parteciperanno tre distinti gruppi di delegati. First Nations. Métis. E Inuit. Ciascuno avrà un incontro personale con Francesco. Poi il 20 dicembre saranno ricevuti tutti in udienza pontificia.
Prime Nazioni
Questa estate aveva provocato un’ondata di indignazione il ritrovamento di oltre mille tombe anonime. Con resti di bambini nei pressi delle scuole residenziali per i figli delle famiglie indigene. Si stima che, a partire dal 1883 fino agli anni ‘60 del secolo scorso, circa 150 mila bambini delle Prime Nazioni, Métis e Inuit erano stati obbligati a frequentare una delle 139 scuole distribuite in tutto il Paese. E che a causa di malattie, fame, freddo, sono morti almeno 4 mila bambini e adolescenti.