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Papa Francesco presiede la Via Crucis dei bambini e ragazzi

I testi delle meditazioni e delle preghiere proposte quest’anno per le stazioni della Via Crucis del Venerdì Santo sono affidati al Gruppo Scout Agesci “Foligno I” (Umbria) e alla Parrocchia romana Santi Martiri di Uganda.

Alle ore 21.00 di questa sera, 2 aprile, Papa Francesco presiede, sul Sagrato della Basilica di San Pietro, la Via Crucis, trasmessa in mondovisione da una piazza ancora vuota, per il secondo anno consecutivo.

I testi e i disegni della Via Crucis

Il rito di questa sera ha luogo nel 16/o anniversario della morte di San Giovanni Paolo II, di cui resta memorabile l’ultima Via Crucis del 25 marzo 2005. Le stazioni sono collocate attorno all’obelisco e lungo il percorso che conduce al sagrato.

Significativa la scelta quest’anno della collocazione delle torce che tracciano il percorso a terra: queste formano infatti una grande croce luminosa che si distende sulla piazza vuota. La Croce verrà portata da un gruppo di ragazzi ed educatori a cui sono state affidate le meditazioni, che saranno lette dagli stessi autori. Ad ogni meditazione corrisponde un disegno che sarà mostrato nella diretta televisiva.

I testi delle meditazioni e delle preghiere proposte quest’anno per le stazioni della Via Crucis del Venerdì Santo sono affidati al Gruppo Scout Agesci “Foligno I” (Umbria) e alla Parrocchia romana Santi Martiri di Uganda. Le immagini che accompagneranno le diverse Stazioni sono disegni realizzati da bambini e ragazzi della Casa Famiglia “Mater Divini Amoris” e della Casa Famiglia “Tetto Casal Fattoria”.

I bambini danno del “Tu” a Gesù

Le meditazioni e i disegni di alcuni bambini e ragazzi, tra i 3 e i 19 anni, scandiscono il tradizionale rito del Venerdì Santo. I ragazzi hanno scelto di cominciare dando del “tu” a Gesù, l’unico veramente in grado di capire le loro piccole eppur grandi croci quotidiane: “Tu sai che anche noi bambini abbiamo delle croci, che non sono né più leggere né più pesanti di quelle dei grandi, ma sono delle vere e proprie croci, che sentiamo pesanti anche di notte. E solo Tu lo sai e le prendi sul serio. Solo Tu. Solo Tu sai quanto è difficile per me imparare a non aver paura del buio e della solitudine. Solo Tu sai quanto è difficile non riuscire a trattenermi e risvegliarmi ogni mattina tutto bagnato. Solo Tu sai quanto è difficile non riuscire a parlare bene come gli altri, a pensare svelto e a fare i conti giusti. Solo Tu sai quanto è difficile vedere i miei genitori litigare e sbattere forte la porta e non parlarsi per giorni. Solo Tu sai quanto è difficile essere preso in giro dagli altri e accorgersi di venire escluso dalle feste. Solo Tu sai che significa essere povero e dover rinunciare a quello che hanno i miei amici. Solo Tu sai quanto è difficile liberarsi da un segreto che mi fa tanto male e non sapere a chi dirlo per paura di essere tradito, accusato o non creduto. Caro buon Gesù, Tu sei stato bambino come me, anche Tu hai giocato e forse sei caduto e ti sei fatto male; anche Tu sei andato a scuola e forse qualche compito non è andato un gran che bene; anche Tu hai avuto una mamma e un papà e sai che qualche volta non ho molta voglia di obbedire quando mi dicono di fare i compiti, di portare via la spazzatura, di rifare il letto e di mettere a posto la cameretta; anche tu sei andato a catechismo e alla preghiera e sai che non sempre ci vado con tanta gioia. Caro mio buon Gesù, Tu sai soprattutto che nel mondo ci sono bambini che non hanno da mangiare, non hanno istruzione, sono sfruttati e costretti a fare la guerra. Aiutaci ogni giorno a portare le nostre croci come Tu hai portato la tua. Aiutaci a diventare sempre più buoni: ad essere come Tu ci vuoi. E ti ringrazio perché so che mi stai sempre vicino e che non mi abbandoni mai, soprattutto quando ho più paura, e perché hai mandato il mio Angelo Custode che ogni giorno mi protegge e illumina. Amen”.

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