“Quanto mi piacerebbe un Giubileo della Misericordia” confidò il Santo Padre a mons. Fisichella il 29 agosto 2014 nel corso di un’ udienza privata. Da quel desiderio, riconosciuto dall’arcivescovo come un moto dello Spirito Santo, sta prendendo forma un evento che coinvolgerà la Chiesa intera e pellegrini da ogni parte del mondo. “Tutte le iniziative che escono dal cuore di Papa Francesco – ha commentato il Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione – riportano alla misericordia, fa parte della sua sensibilità e dell’esigenza di essere vicino ai poveri e ai miseri”.
E’ quanto emerso questa mattina durante una conferenza stampa in Vaticano dove sono state presentate alcune linee guida dell’anno giubilare che avrà inizio l’8 Dicembre 2015 e terminerà il 20 Novembre 2016. Il tema scelto rompe gli schemi tradizionali richiama la Chiesa alla sua missione prioritaria di essere segno e testimonianza della misericordia nella vita quotidiana, “non a parole o in maniera astratta, ma in modo molto concreto”. Un anno di grazia straordinario che punta a curare l’anima dell’uomo e il logo scelto per l’evento ne è una summa teologica.
“Misericordiosi come il Padre” è il motto che sintetizza lo spirito di questo giubileo e nell’immagine dell’artista p. M. I. Rupnik si può vedere il Figlio di Dio che si carica sulle spalle l’uomo smarrito, toccandone in profondità la carne ferita. Un particolare mostra gli occhi di Gesù che si incontrano con quelli dell’uomo, segno di come in Cristo ogni individuo può scoprire la propria umanità. I tre ovali concentrici di colore progressivamente più chiaro verso l’esterno, suggeriscono il movimento di Cristo che porta l’uomo fuori dalla notte del peccato e della morte.
Fisichella ha poi ricordato che questo straordinario evento sarà vissuto sia a Roma sia nelle Chiese locali: “Per la prima volta nella storia dei Giubilei, viene offerta la possibilità di aprire la Porta Santa anche nelle singole diocesi, in particolare nella Cattedrale o in una chiesa particolarmente significativa o in un Santuario di particolare importanza per i pellegrini”.
Il calendario delle celebrazioni, sarà scandito da eventi che prevedono una grande affluenza come quello che si terrà dal 19 al 21 Gennaio dove si è pensato di chiedere ai pellegrini di compiere un tratto a piedi per prepararsi a oltrepassare la Porta Santa con spirito di fede e devozione. Il 3 Aprile è prevista una celebrazione che coinvolgerà in particolare i credenti che vivono l’esperienza della misericordia. Al mondo del volontariato caritativo sarà dedicata la giornata del 4 settembre. Quello della spiritualità mariana parteciperà alla celebrazione del 9 Ottobre.
Il 24 Aprile sarà un giorno speciale per i ragazzi che, dopo la Cresima, sono chiamati a professare la fede. Il 29 Maggio si celebrerà il Giubileo per i Diaconi, il 3 giugno quello per i sacerdoti e il 25 Settembre per i catechisti. La giornata del 12 Giugno sarà dedicata agli ammalati e alle persone disabili. Il 6 Novembre, giornata in cui si celebrerà il Giubileo dei carcerati, con molta probabilità non rimarrà un evento confinato solo negli istituti penitenziari, ma come sottolineato da mons. Fisichella, “si sta studiando la possibilità di ospitare i detenuti in San Pietro” per una celebrazione straordinaria con il Santo Padre.
Altra novità del Giubileo sarà offerta dalla presenza dei Missionari della Misericordia, che riceveranno dal Papa il loro mandato il Mercoledì delle Ceneri. Dovranno essere “sacerdoti pazienti, capaci di comprendere i limiti degli uomini, ma pronti ad esprimere l’afflato del buon Pastore”. Una seconda prospettiva, con cui leggere il calendario delle celebrazioni, sarà realizzata con alcuni segni che Papa Francesco compirà in modo simbolico raggiungendo alcune “periferie” esistenziali. “Chiederemo ai vescovi e ai sacerdoti di compiere nelle loro diocesi lo stesso segno in comunione con il Pontefice perché a tutti possa giungere un segno concreto della misericordia e della vicinanza della Chiesa”.
Infine, un’ultima ma non meno importante nota, riguarda tutti quei pellegrini che giungeranno a Roma singolarmente, senza l’organizzazione di gruppi o movimenti. Per loro saranno individuate alcune chiese del centro storico dove potranno trovare accoglienza, vivere momenti di preghiera e di preparazione per attraversare la Porta Santa.
Alla domanda su come può essere letto l’inizio di questo Anno Santo in riferimento all’aumento delle persecuzioni dei cristiani, in particolar modo in Medio Oriente, Fisichella ha spiegato che “Giubileo della Misericordia non fa alto che ricordare alla Chiesa la sua missione e vocazione: essere presenti nel mondo e dare una testimonianza di amore che porta fino al dono della vita”.