Ancora una volta desidero esprimere la mia vicinanza allāamato popolo venezuelano, particolarmente provato per il perdurare della crisi”. Torna a pregare per il Venezuela Papa Francesco, rivolgendo un pensiero al travaglio del Paese sudamericano, ancora oggi alle prese con unoĀ sconvolgimento politico e sociale: “Preghiamo il Signore di ispirare e illuminare le parti in causa, affinchĆ© possano quanto prima arrivare a un accordo che ponga fine alle sofferenze della gente per il bene del Paese e dellāintera regione”. Un appello che il Santo Padre lancia al termine dell'Angelus domenicale, nel quale ha riflettuto assieme ai fedeli sulla parabola del Buon samaritano, puntando l'attenzione su quella che “ĆØ diventata una parabolaĀ paradigmatica della vita cristiana”, “il modello di come deve agire un cristiano”.
Il Buon samaritano
Narrando la vicenda del samaritano che, incontrando lungo la strada un uomo derubato e percosso dai briganti se ne prende cura, Papa Francesco ha spiegato che “non ĆØ un casoĀ che GesĆ¹ scelga proprio un samaritano”, appartenente a un popolo disprezzato dai giudei,Ā “come personaggio positivo della parabola”Ā perchĆ© “in questo modo vuole superare il pregiudizio, mostrando che anche uno straniero, anche uno che non conosce il vero Dio e non frequenta il suo tempio, ĆØ capace di comportarsi secondo la sua volontĆ , provando compassione per il fratello bisognoso e soccorrendolo con tutti i mezzi a sua disposizione”. Una strada, quella percorsa dal samaritano, sulla quale erano passate persone dedite al culto di Dio che, perĆ², avevano scelto di non fermarsi: Avevano anteposto una regola umana ā non contaminarsi col sangue ā legata al culto al grande comandamento di Dio, che vuole anzitutto la misericordia”. Anche noi, ha spiegato il Santo Padre, “pensiamo a tanta gente che conosciamo, forse agnostica, che fa del bene. GesĆ¹ sceglie come modello uno che non era un uomo di fede. E questo uomo, amando il fratello come sĆ© stesso, dimostra di amare Dio con tutto il cuore e con tutte le forze, ed esprime nello stesso tempo vera religiositĆ e piena umanitĆ ”.
Il vero volto dell'amore
Dopo aver narrato la parabola, GesĆ¹ “si rivolge di nuovo al dottore della legge che gli aveva chiestoĀ 'Chi ĆØ il mio prossimo?', e gli dice:Ā 'Chi di questi ti sembraĀ sia stato prossimoĀ di colui che ĆØ caduto nelle mani dei briganti?'. In questo modo opera un rovesciamento rispetto alla domanda del suo interlocutore, e anche alla logica di tutti noi. Ci fa capire che non siamo noi che, in base ai nostri criteri, definiamo chi ĆØ il prossimo e chi non lo ĆØ, ma ĆØ la persona in situazione di bisogno che deve poter riconoscere chi ĆØ il suo prossimo”. Un passaggio che ĆØ anche la nostra chiave:Ā “Non ci lasciamo trascinare dallāinsensibilitĆ egoistica. La capacitĆ di compassione ĆØ diventata la pietra di paragone del cristiano, anzi dellāinsegnamento di GesĆ¹… Questa conclusione indica che la misericordia nei confronti di una vita umana in stato di necessitĆ ĆØ il vero volto dellāamore. Ć cosƬ che si diventa veri discepoli di GesĆ¹ e si manifesta il volto del Padre”.