La conferenza episcopale si sente in dovere di mettere in guardia il popolo cattolico e l'opinione pubblica nazionale e internazionale su una serie di accuse calunniose contro uno dei più stretti collaboratori del Santo Padre Francesco”. I vescovi del Venezuela, riferisce Adnkronos, fanno quadrato attorno al Sostituto della segreteria di Stato del Vaticano, monsignor Edgar Pena Parra, al centro di “false accuse” che fanno riferimento a presunte condotte immorali del numero tre della Curia.
L’obiettivo di delegittimare
Secondo il documento dell’episcopato venezuelano, “queste falsità, all'apparenza al servizio della verità, nascondono altri fini” e arriverebbero da settori ecclesiali che cercano di “minare la credibilità di papa Francesco, creando dubbi, facendo notare che il suo magistero e le sue azioni sono segnate da scelte non corrette dei suoi collaboratori”. Nella nota dei vescovi del Venezuela, evidenzia Adnkronos, si sostiene, inoltre, che intenzioni di “coloro che agiscono in questo modo, sono delegittimare” chi ha stigmatizzato “un'economia sfrenata e priva di umanità“, come quella attuale. I vescovi, sottolinea Adnkronos, dichiarano tuttavia che non si deve “rifuggire dall'indagine e dal chiarimento, con prove convincenti e non semplicemente con dichiarazioni infondate, di qualsiasi fatto che danneggi la dignità dell'essere umano e della Chiesa”. Ribadiscono inoltre l’adesione “chiara e sincera” al Papa e al suo ministero. Nella nota, i vescovi venezuelani spiegano ancora che le denunce a livello internazionale apparse contro il presule hanno “causato sorpresa e disagio al mondo cattolico dell'arcidiocesi di Maracaibo”. Addirittura alcune segnalazioni, precisa Adnkronos, non coincidono né nelle date né nella presenza fisica dove dicono si sarebbero verificati i fatti”.
Una vita nel servizio diplomatico
Monsignor Edgar Peña Parra è nato a Maracaibo, in Venezuela, il 6 marzo 1960. Con l’ordinazione presbiterale, avvenuta il 23 agosto 1985, è stato incardinato nella Diocesi di Maracaibo. È laureato in diritto canonico. Entrato nel Servizio diplomatico della Santa Sede il 1º aprile 1993, ha prestato successivamente la propria opera nelle Rappresentanze Pontificie in Kenya, Jugoslavia, presso l’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra, nelle nunziature apostoliche in Sud Africa, Honduras e Messico. Nominato arcivescovo titolare di Telepte l’8 gennaio 2011, ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 5 febbraio 2011, ricoprendo l’ufficio di Nunzio Apostolico in Pakistan dal 2001 al 2014 e di Nunzio Apostolico in Mozambico dal 21 febbraio 2015. Conosce, oltre allo spagnolo, l’italiano, l’inglese, il francese, il portoghese e il serbo-croato.
Compiti delicati
Il Sostituto guida la prima Sezione della Segreteria di Stato cui “spetta in particolar modo, secondo quanto dice la Costituzione apostolica Pastor bonus, di attendere al disbrigo degli affari riguardanti il servizio quotidiano” del Papa; di favorire i rapporti con i vari dicasteri della Curia Romana, “senza pregiudizio della loro autonomia, e di coordinare i lavori”. Agli Affari Generali, precisa Vatican news, spetta inoltre di “redigere e spedire le costituzioni apostoliche, le lettere decretali, le lettere apostoliche, le epistole e gli altri documenti” che il Papa le affida; espleta tutti gli atti riguardanti le nomine che nella Curia romana e negli altri organismi dipendenti dalla Santa Sede devono essere compiute o approvate dal Papa; cura la pubblicazione degli atti e dei pubblici documenti della Sede nel bollettino intitolato “Acta Apostolicae Sedis”; pubblica e divulga le comunicazioni ufficiali riguardanti sia gli atti del Papa sia l'attività della Santa Sede. Agli Affari Generali, puntualizza Vatican news, spettano molte altre competenze, tra cui quella di organizzare i viaggi apostolici del Papa.