Una scuola di formazione per il patto educativo in Venezuela. Il Papa richiama spesso la centralità della questione educativa. Francesco ricorda la “catastrofe educativa”. Bambini costretti a “lasciare la scuola”. La crisi economica generata dal coronavirus aumenta un divario educativo “già allarmante”. Si è cercato di reagire alla pandemia attraverso le piattaforme educative e informatiche. Questi mezzi, però, hanno mostrato una “marcata disparità delle opportunità”, evidenzia il Pontefice.
Patto educativo in Venezuela
Formare educatori con le competenze necessarie a contribuire alla ricostruzione del patto educativo in Venezuela. E’ questo, riferisce il Sir, lo scopo del progetto “Scuola di ambasciatori per la ricostruzione del patto educativo in Venezuela”. Un’iniziativa promossa dall’episcopato venezuelano. La prima parte del percorso si è conclusa in questi giorni. Ventisette i partecipanti, tutti collegati on line. L’iniziativa, spiega una nota della Conferenza episcopale, nasce “come risposta all’invito che ci ha fatto Papa Francesco. Dicendo che ‘ogni cambiamento ha bisogno di un cammino educativo‘”.
Patto globale
Papa Francesco rilancia il progetto di un patto globale per l’educazione. Come via fondamentale per costruire un mondo più fraterno e solidale, in pace e giustizia. Il panorama odierno è quello di una “crisi complessiva”. Una crisi che il Covid ha mostrato essere anche nel modo di relazionarsi. E il Papa lo fa chiedendo l’impegno di ciascuno a cambiare mentalità. Per edificare davvero una società dell’armonia. Perché educare è la strada per ogni cambiamento. Educare è l’antidoto all’individualismo e lì risiede la possibilità di dare speranza. Il suo appello lo ha rivolto nell’ampio videomessaggio trasmesso durante un incontro virtuale alla Pontificia Università Lateranense.