“La santa messa è sospesa per mancanza di fedeli. Don Mario è disponibile su richiesta”. In fondo anche il numero di cellulare del sacerdote. E’ questo il messaggio che recita il cartello che è stato affisso sul portone della chiesa di Santa Maria Assunta e Santa Eurosia alle Vignole, unica chiesa che si trova sull’Isola delle Vignole, nella Laguna Veneta settentrionale.
Un parroco rassegnato
Intervistato dal quotidiano La Repubblica, Don Mario Sgorlon, 60 anni, da 15 anni parroco della chiesa in questione, ha spiegato che “ormai va così. Non c’è più tanta gente che viene alle celebrazioni e, quindi, per evitare di restare io da solo sull’altare, ho messo l’avviso. D’inverno molto spesso non viene nessuno perché fa freddo, la gente si ammala e non esce di casa; una volta ci siamo trovati in tre. Insomma, celebrare così, non ha senso“. “Sono qui a fare il parroco da oltre 15 anni e non era mai successo che fossi costretto a chiudere, ma così vanno i tempi – ha spiegato don Mario a La Repubblica -. Non ci si può fare niente. Ai turisti le mie messe non interessano“.
L’Isola delle Vignole
L’Isola delle Vignole, situata nella laguna veneta settentrionale, tra Sant’Erasmo e la Certosa, è una rinomata località turistica, ma ospita solo pochissimi residenti: gli abitanti sono appena 40. Come spiegato da don Mario, fino a qualche tempo fa, una decina di quest’ultimi si presentava alla celebrazione della domenica, ma negli ultimi mesi il numero è andato via via scemando. Come scritto nel cartello, il sacerdote ha lasciato il suo numero di telefono proprio per essere contattato da quanti volessero partecipare alle messe che per il momento verranno celebrate solo una volta al mese, salvo festività particolarmente sentite. “Quando i fedeli torneranno, io sarò qui ad aspettarli“, ha assicurato don Mario.