Si è riunita la Pontificia Commissione per la Protezione dei Minori. Al termine dell’ottava plenaria dell’organismo, conclusasi ieri e iniziata il 24 marzo scorso, è stato redatto un comunicato della Commissione. All’avvenimento, focalizzato in particolare sull’America Latina, hanno preso parte oltre 150 personalità, tra cui il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, e diversi responsabili dei dicasteri vaticani.
Le dimissioni di Marie Collins sono stati uno dei temi centrali della plenaria. La donna, vittima di abusi da parte di un sacerdote in Irlanda quando era bambina, lo scorso 1 marzo aveva motivato la rinuncia con la “mancanza di collaborazione da parte del dicastero che è maggiormente coinvolto nell’affrontare i casi di abuso”. Papa Francesco aveva accettato le dimissioni esprimendo apprezzamento per il lavoro di Collins, che ha poi accettato di continuare a collaborare dall’esterno con la Commissione. In un comunicato, l’organismo pontificio ringrazia la Collins per il suo impegno ed esprime sostegno per il suo lavoro in favore delle vittime degli abusi e per la sua disponibilità a continuare il lavoro nei programmi di educazione per i nuovi vescovi e per gli uffici della Curia Romana.
La Commissione “ha concordato in modo unanime di trovare nuove vie per assicurare che il suo lavoro sia modellato con e da le vittime” di abusi. Molte idee, si legge nel comunicato, sono state implementate e sono “attentamente considerate” per essere portate all’attenzione del Santo Padre. La Commissione sottolinea inoltre l’importanza di “rispondere direttamente” alle vittime “quando scrivono agli uffici della Santa Sede”.
I membri della Commissione concordano che avere attenzione per la corrispondenza e “dare risposte tempestive e personali è una componente dell’avanzamento della trasparenza”. La Commissione è consapevole che tale compito sia particolarmente impegnativo, “visto l’ampio volume e la natura della corrispondenza e richiede risorse e procedure chiare e specifiche”.
“I membri della Commissione – prosegue il comunicato – continuano a lavorare, incoraggiati da Papa Francesco, per assistere le Chiese locali nella loro responsabilità per la protezione dei minori”, attraverso visite in loco e conferenze. Il comunicato evidenzia infine che la plenaria ha fatto seguito ad un evento su educazione e prevenzione, tenutosi alla Gregoriana e promosso dal Centro per la Protezione dei Minori – istituito nell’ateneo – e dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica.