“Il nostro tempo ha bisogno della testimonianza credibile e attraente di persone consacrate che mostrino la potenza del Vangelo che redime e trasforma”. Lo ha detto il cardinale João Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata, nella conferenza stampa per la presentazione della relazione finale sulla Visita Apostolica agli Istituti Religiosi Femminili negli Stati Uniti d’America decisa nel dicembre del 2008 dal cardinale Franc Rodé. “Fin dagli inizi della Chiesa cattolica nel loro Paese – ha affermato – le religiose sono state coraggiosamente in prima linea nella missione di evangelizzare, dedicandosi con abnegazione alle necessità spirituali, morali, educative, fisiche e sociali di innumerevoli persone, specialmente povere ed emarginate”.
Il porporato ha osservato come “l’apostolato educativo delle religiose nelle scuole cattoliche ha promosso lo sviluppo personale ed alimentato la fede di tantissimi giovani ed ha aiutato la comunità ecclesiale a espandersi negli Stati Uniti. Inoltre, gran parte del sistema sanitario cattolico negli Stati Uniti, ogni anno a servizio di milioni di persone, è stato creato da congregazioni religiose femminili”. “La Visita Apostolica – ha constatato con amarezza – è stata vissuta con apprensione da alcune suore, come pure della decisione, da parte di alcuni Istituti, di non collaborare del tutto nello svolgimento di essa”. Siamo convinti, ha poi aggiunto, “che la celebrazione dell’Anno della Vita Consacrata, che Papa Francesco offre non solo alle persone consacrate, ma alla Chiesa intera – tutti noi religiosi/e, clero e laici – ci offre una buona occasione per lavorare verso quella piena riconciliazione che offrirà a tutti una testimonianza radiante e attraente di comunione fraterna”.
Il cardinale João Braz de Aviz ha dichiarato di accogliere con gioia “le molte recenti dichiarazioni di Papa Francesco sul contributo indispensabile e insostituibile delle donne alla società e alla Chiesa”. “Posso assicurare – ha ribadito citando la Evangelii Gaudium – che questa Congregazione è impegnata a collaborare per rispondere alla risoluzione di Papa Francesco che ‘il genio femminile’ trovi espressione ‘nei diversi luoghi in cui vengono prese le decisioni importanti, tanto nella Chiesa come nelle strutture sociali’”. Secondo il porporato “la Visita Apostolica ha offerto alle religiose nuove opportunità per scoprire la presenza e l’azione salvifica di Dio in una fruttuosa comunicazione con le altre religiose, con i pastori della Chiesa e con i fedeli laici”. Inoltre ha auspicato “che l’auto-valutazione e il dialogo suscitato” da tale visita “continui a dare frutti abbondanti per rivitalizzare e rafforzare gli Istituti religiosi nella fedeltà a Cristo, alla Chiesa e alla loro ispirazione fondante”. “Convinti della sublime dignità e della bellezza della vita consacrata – ha concluso – preghiamo tutti per le religiose e sosteniamole, promovendo attivamente le vocazioni alla vita religiosa”.