“Compiere un ulteriore passo in avanti, guardando al passato senza rancori“, e lasciar sorgere “il desiderio di inoltrarsi su percorsi nuovi“. Sono queste le speranze che Papa Francesco nutre per il cammino di evangelici e cattolici insieme, auspici che ha espresso nell’udienza che ha concesso alla delegazione ecumenica della Chiesa evangelica in Germania. Bergoglio ha sviluppato il suo discorso in relazione alle celebrazioni comuni dei 500 anni della Riforma di Lutero, cominciate lo scorso 31 ottobre a Lund, con una solenne celebrazione ecumenica. Tra i campi di impegno comune papa Francesco ha indicato il sostegno “al dolore degli sposi che appartengono a confessioni diverse” e la “custodia del creato minacciato”
“Ciò che animava e inquietava i Riformatori – ha detto il Pontefice alla Delegazione ecumenica della Chiesa evangelica in Germania – era, in fondo, indicare la strada verso Cristo. È quello che deve starci a cuore anche oggi, dopo aver nuovamente intrapreso, grazie a Dio, una strada comune. Quest’anno di commemorazione – ha osservato – ci offre l’opportunità di compiere un ulteriore passo in avanti, guardando al passato senza rancori, ma secondo Cristo e nella comunione in Lui, per riproporre agli uomini e donne del nostro tempo la novità radicale di Gesù, la misericordia senza limiti di Dio: proprio ciò che i Riformatori ai loro tempi volevano stimolare”.
Il Pontefice ha inoltre apprezzato le iniziative ecumeniche prevista quest’anno in Germania: “il comune pellegrinaggio in Terra Santa, il congresso biblico congiunto per presentare insieme le nuove traduzioni della Bibbia e la giornata ecumenica dedicata alla responsabilità sociale dei cristiani“. “A Lund, il 31 ottobre scorso, – ha ricordato Papa Francesco – ho ringraziato il Signore di questo e ho chiesto perdono per il passato; per l’avvenire desidero confermare la nostra chiamata senza ritorno a testimoniare insieme il Vangelo e a proseguire nel cammino verso la piena unità. Facendolo insieme, nasce anche il desiderio di inoltrarsi su percorsi nuovi. Sempre di più impariamo a chiederci: questa iniziativa, possiamo condividerla con i nostri fratelli e le nostre sorelle in Cristo? Possiamo fare insieme un altro tratto di strada? Le differenze in questioni di fede e di morale, che tuttora sussistono, rimangono sfide sul percorso verso la visibile unità, alla quale anelano i nostri fedeli. Il dolore è avvertito specialmente dagli sposi che appartengono a confessioni diverse”. “In modo avveduto occorre che ci impegniamo, – ha incoraggiato il Pontefice – con preghiera insistente e con tutte le forze, a superare gli ostacoli ancora esistenti, intensificando il dialogo teologico e rafforzando la collaborazione tra noi, soprattutto nel servizio”.
L’invito in Germania per i 500 anni della riforma
“Abbiamo invitato il Papa: vogliamo dargli il benvenuto e celebrare insieme i 500 anni della Riforma. Speriamo possa venire in Germania, quando lui lo riterrà opportuno”. E’ quanto ha dichiarato, nel corso di una conferenza stampa il vescovo luterano Heinrich Bedford-Strohm, presidente del Consiglio della Chiesa evangelica di Germania, dopo l’udienza di stamane in cui ha incontrato il Pontefice. “Il Papa non ha risposto, però ha guardato con benevolenza a questo invito – ha commentato Marx -. E’ stata la prima volta che un invito viene rivolto al Papa dalla Chiesa evangelica di Germania, mentre io lo avevo già invitato a venire in visita. Lo ha accolto con benevolenza, speriamo che venga”. Per la prima volta, la Chiesa cattolica tedesca celebra insieme a quella luterana ed evangelica questo anno giubilare per i 500 anni della Riforma di Lutero. Il Papa, lo scorso ottobre, ha già partecipato a una commemorazione comune a Lund, in Svezia.