Segretario di Stato con due papi e decano emerito del Collegio cardinalizio, si è spento ieri sera, a Roma, il cardinale Angelo Sodano. Novantaquattro anni, ricoprì il ruolo durante i pontificati di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, per un periodo compreso fra il 1991 e il 2006. Dal 2005 al 2019, invece, aveva ricoperto la posizione di decano del Collegio Cardinalizio, presentando infine la propria rinuncia a Papa Francesco. Proprio il Santo Padre gli avrebbe conferito la carica di decano emerito. Sodano, nativo di Isola d’Asti, iniziò la sua formazione religiosa nel seminario vescovile di Asti, per poi conseguire una laurea in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana. Alla quale seguì un altro titolo di studio in Diritto canonico, conseguito alla Pontificia Università Lateranense.
Sodano, il ricordo di Papa Francesco
Il cardinale, che non partecipò al conclave che elesse Papa Francesco nel 2013 per limiti di età, era stato ricoverato il 9 maggio scorso presso il Columbus Hospital-Gemelli, a seguito della contrazione di una polmonite. Sodano era risultato positivo al Covid-19 ma pare soffrisse anche di altre patologie pregresse. Papa Francesco ha espresso il suo cordoglio in un telegramma inviato alla sorella del cardinale, esprimendo “sentimenti di gratitudine al Signore per il dono di questo stimato uomo di Chiesa, che visse con generosità il suo sacerdozio”. Il Santo Padre ha ricordato “la sua solerte opera al fianco di tanti” predecessori, “che gli affidarono importanti responsabilità nella diplomazia vaticana, fino al delicato ufficio di Segretario di Stato”.
Amabile pastore
Papa Francesco ha ricordato i suoi incarichi “nelle rappresentanze pontificie” in Ecuador, Uruguay e Cile, dove si dedicò “con zelo al bene di quelle popolazioni, promuovendo il dialogo e la riconciliazione”. In ogni incarico, ha spiegato il Pontefice, “si è dimostrato uomo ecclesialmente disciplinato, amabile pastore, animato dal desiderio di diffondere ovunque il lievito del Vangelo”.