Le scuole cattoliche rischiano di chiudere. La Santa Sede esorta a “rimettere al centro la relazione con la persona concreta e reale“. Nei mesi di lockdown i sistemi scolastici e universitari di tutto il mondo, si ricorda, si sono impegnati per assicurare la continuità dell’ insegnamento attraverso le piattaforme digitali. Però, si osserva nella lettera del dicastero vaticano dell’Educazione cattolica, l’efficacia della didattica a distanza “è stata condizionata da una marcata disparità delle opportunità educative e tecnologiche“. Aumentando il divario educativo già esistente nel mondo.
Emergenza scuole
In merito alla didattica a distanza, nella lettera si evidenzia che essa “sebbene necessaria in questo momento di estrema criticità, ha mostrato come l’ambiente educativo fatto di persone che si incontrano, interagendo direttamente e ‘in presenza‘, non costituisca semplicemente un contesto accessorio all’attività educativa. Ma la sostanza stessa di quel rapporto di scambio e di dialogo tra docenti e discenti, indispensabile per la formazione della persona e per la comprensione critica della realtà“.
Situazione drammatica
A pochi giorni dalla riapertura delle scuole in Italia, la Congregazione per l’educazione cattolica in una lettera circolare rivolta alle scuole, alle università e alle istituzioni educative sottolinea “la drammatica situazione di scuole e università cattoliche che, senza sostegno economico dello Stato, rischiano la chiusura o un radicale ridimensionamento”. Anche le congregazioni religiose (maschili e femminili) – molte delle quali hanno nel proprio carisma l’educazione dei bambini e dei giovani – sono scese in campo nei mesi scorsi in campo per sostenere il grido d’allarme lanciato anche dalle pagine di “Avvenire” dal sottosegretario della Cei don Ivan Maffeis sulla drammatica situazione che stanno vivendo le scuole cattoliche paritarie. Situazione su cui si sofferma anche il documento finale della sessione primaverile del Consiglio permanente della Cei, ricordando che “la Chiesa c’è, è presente ed è aperta a una riflessione su valori fondamentali quali la famiglia, l’educazione, la sobrietà, la comunità, la solidarietà”.