Il principio fondamentale di ogni religione ĆØ basato sull'amorevole bontĆ . Condividendo reciprocamente questa amorevole bontĆ , singole famiglie, societĆ , cittadini e Stati possono coesistere pacificamente. Lāimpegno alla coesistenza pacifica tra gli Stati puĆ² portare senza dubbio alla pace globaleā. Si ĆØ concluso con questi auspici il discorso pronunciato dal presidente del Comitato statale āSanghaā dei monaci buddisti, Bhaddanta Kumarabhivansa, in apertura dellāincontro al Kaba Aye Center di Yangon. āIn veritĆ , pur professando religioni differenti, tutti percorriamo la stessa strada che porta al benessere dellāumanitĆ ā, ha esordito il presidente dei monaci buddisti Theravada, rivolgendosi al Papa: āCrediamo che tutte le fedi religiose possono apportare in qualche modo benefici di pace e prosperitĆ : questa ĆØ la ragione per cui a tuttāoggi abbiamo differenti fedi religioseā. āIn questo nostro mondo attuale ĆØ deplorevole vedere terrorismo ed estremismo messi in atto in nome di credi religiosiā, il monito: āPoichĆ© tutte le dottrine religiose insegnano solo il bene dellāumanitĆ , non possiamo accettare che terrorismo ed estremismo possano nascere da una certa fede religiosaā.
Contro il terrorismo
āNoi crediamo fermamente ā ha detto Kumarabhivansa ā che terrorismo ed estremismo nascono da cattive interpretazioni degli insegnamenti originali delle rispettive religioni, perchĆ© alcuni seguaci introducono emendamenti agli insegnamenti originali sotto la spinta dei propri desideri, istinti, paure e delusioni, i quattro ostacoli al retto pensieroā. āTutti i popoli del mondo devono cooperare e impegnarsi insieme senza timori, a realizzare unāarmoniosa vita sociale con lāassicurazione di una globale sicurezzaā, la ricetta dei monaci buddisti: āNoi tutti dobbiamo denunciare qualsiasi forma di espressioni che incitano allāodio, falsa propaganda, conflitti e guerre con pretesti religiosi e condanniamo con fermezza coloro che danno supporto a tali attivitĆ . Noi, leader di tutte le religioni del mondo, dobbiamo essere risoluti nella costruzione di una armoniosa societĆ umana, seguendo gli insegnamenti delle rispettive religioni, cosƬ come essi sono realmente insegnati e coinvolgere noi stessi nel rafforzamento della pace e la sicurezza del mondoā.Ā
Di seguito riportiamo il discorso completo del Presidente del Consiglio dei Monaci Buddisti di Yangon rivolto a Papa Francesco.
Il Comitato Statale Sam-gha Mahanayaka del Myanmar porge un cordiale benvenuto agli
Onorevoli Delegati guidati da Sua SantitĆ Papa Francesco Innanzitutto vorrei brevemente fornire alcune delucidazioni circa il Comitato Statale Sam-gha Mahanayaka del Myanmar. La popolazione del Myanmar conta piĆ¹ di 51 milioni di persone: tra essi piĆ¹ dellā87% professano il Buddismo, inclusi anche piĆ¹ di 500,000 monaci e novizi. Mille e duecento delegati del Sam-gha vengono eletti nelle rispettiive aree : tra questi 300 membri del Comitato Statale Centrale di Lavoro sono rieletti come Parlamento Sam-gha Hlutaw. Tra i 300 membri del Comitato Statale Sam-gha Mahanayaka vengono eletti 47 con lāincarico di amministrare tutto ciĆ² che riguarda il Sam-gha e le attivitĆ buddiste su tutto il territoio nazionale.
Il Comitato Statale Sam-gha Mahanayaka ĆØ sotto la direzione del Comitato Consultivo Statale Ovadacariya che comprende lāeminente organismo degli anziani Maha Theras con il compito di dare linee guida nellāamministrazione degli affari del Sam-gha espletati dai Comitati Sam-gha Nayaka a tutti i livelli. In caso di dispute riguardanti il Buddismo, viene istituito dal Comitato Statale Sam-gha Mahanayaka lāorganismo giudiziario Viniciccaya con il compito di dirimere le dispute secondo gli insegnamenti di Buddha. In veritĆ , pur professando religioni differenti, tutti percorriamo la stessa strada che porta al benessere dellāumanitĆ . Crediamo che tutte le fedi religiose possono apportare in qualche modo benefici di pace e prosperitĆ : questa ĆØ la ragioine per cui a tuttāoggi abbiamo differenti fedi religiose.
In questo nostro mondo attuale ĆØ deplorevole vedere āterrorismo ed estremismoā messi in atto in
nome di credi religiosi. PoichĆØ tutte le dottrine religiose insegnano solo il bene dellāumanitĆ , non possiamo accettare che terrorismo ed estremismo possano nascere da una certa fede religiosa. Noi crediamo fermamente che terrorismo ed estremismo nascono da cattive interpretazioni degli insegnamenti originali delle rispettive religioni, perchĆ© alcuni seguaci introducono emendamentiĀ agli insegnamenti originali sotto la spinta dei propri desideri, istinti, paure e delusioni- i quattro ostacoli al retto pensiero.
Per questo, tutti noi, leaders religiosi, abbiamo la responsabilitĆ di insegnare ai nostri fedeli i genuini insegnamenti religiosi, e non lasciarci dominare dai suddetti quattro ostacoli al retto pensiero. Tutti i popoli del mondo devono cooperare e impegnarsi insieme senza timori, a realizzare unāarmoniosa vita sociale con lāassicurazione di una globale sicurezza. Noi tutti dobbiamo denunciare qualsiasi forma di espressioni che incitano allāodio , falsa propaganda, conflitti e guerre con pretesti religiosi e condanniamo con fermezza coloro che danno supporto a tali attivitĆ . Noi, leaders di tutte le religioni del mondo, dobbiamo essere risoluti nella costruzione di una armoniosa societĆ umana, seguendo gli insegnamenti delle rispettive religioni , cosƬ come essi sono realmente insegnati e coinvolgere noi stessi nel rafforzamento dellapace e la sicurezza del mondo.
Noi, membri di fedi differenti, abbiamo urgente bisogno di costruire tra di noi reciproca comprensione, rispetto e fiducia per potere giungere ad una pacifica, sicura e prospera societaā umana. Dobbiamo dare prova di moderazione ed evitare di interferire in faccende di altre religioni e cooperare a costruire ponti per la pace nel mondo. Tutti i sentieri spirituali e tradizioni religiose sono ugualmente validi. Ć nostra responsabilitĆ in ogni circostanza parlare pubblicamente contro lāuso errato della religione.
Crediamo fermamente che, noi, persone di fedi differenti, possiamo realizzare le proposte suddette e che nel futuro il mondo in cui viviamo diventerĆ pacifico, piacevole e prospero . I monaci Buddisti, le monache e il popolo della Repubblica dellāUnione del Myanmar si sono sempre impegnati nella promozione e diffusione del Buddhismo Theravada secondo gli insegnamenti di Buddha, preservati nei sei Grandi Concili Buddisti. In Myanmar vi sono circa 6 milioni monaci e monache buddiste appartenenti a nove Ordini monastici e tutti sono sempre vissuti in armonia con le dottrine del Buddismo Theravada.
LāUnione riconosce al Buddismo una posizione speciale, dato che ĆØ la fede professata dalla grande maggioranza dei cittadini, ma riconosce anche il Cristianesimo, lāIslam, lāInduismo e lāAnimismo come religioni presenti nellāUnione e lāUnione assiste queste religioni al meglio possibile.Ā Non cāĆØ dubbio che il principio fondamentale di ogni religione ĆØ basato sulla amorevole bontĆ . Condividendo reciprocamente questa amorevole bontĆ , singole famiglie, societĆ , cittadini e stati possono coesistere pacificamente. Lāimpegno alla coesistenza pacifica tra gli stati puĆ² portare senza dubbio alla pace globale.