Sulle orme di Padre Pio. Papa Francesco è arrivato stamattina a Pietrelcina, nel beneventano, paese natio del celebre santo cappuccino, in quella che è la prima tappa di giornata, dopo di che si è spostato a San Giovanni Rotondo, nel luogo dove Padre Pio ha vissuto i suoi anni da frate.
Un “umile frate cappuccino”
Una folla festante ha accolto il Pontefice. In un clima di grande gioia, lui ha salutato le persone, stretto mani, accarezzato bambini e dispensato benedizioni. In circa un'ora di visita a Pietrelcina, nel suo discorso Papa Bergoglio ha definito San Pio un “umile frate cappuccino” che “ha stupito il mondo con la sua vita tutta dedita alla preghiera e all'ascolto paziente dei fratelli, sulle cui sofferenze riversava come balsamo la carità di Cristo”. Di qui l'appello del Papa: “Imitando il suo eroico esempio e le sue virtù, possiate diventare voi pure strumenti dell'amore di Gesù verso i più deboli. Al tempo stesso, considerando la sua incondizionata fedeltà alla Chiesa, darete testimonianza di comunione, perché solo la comunione edifica e costruisce”.
La preghiera per i giovani del Sud
Pietrelcina, come gran parte delle aree del Mezzogiorno, conosce il dramma dell'emigrazione e dello spopolamento. Il Santo Padre ne è consapevole e ha invitato la gente a pregare: “La migrazione interna dei giovani. grave problema! Pregate la Madonna perché i giovani trovino lavoro qui e non siano costretti a andarsene“. Dai giovani agli anziani, il Papa pensa anche a questi ultimi, che ha definito “patrimonio incomparabile delle nostre comunità”.
La fedeltà alla Chiesa di Padre Pio
Poi Francesco è tornato a parlare di Padre Pio, sottolineando di nuovo la sua fedeltà alla Chiesa, nonostante tutto. Egli – ha detto – “amava la Chiesa, con tutti i suoi problemi, i suoi peccati. Tutti noi siamo peccatori, ci vergogniamo, ma lo Spirito di Dio ci ha consegnato questa Chiesa che è santa. E San Pio amava questa Chiesa, questo era San Pio”. E amava anche le sue radici. “Mai rinnegò il suo paese, mai rinnegò le sue origini, mai rinnegò la sua famiglia”, ha osservato il Pontefice. E ha lanciato il monito: “Un paese che litiga ogni giorno è malato”.
Il Santo e il demonio
Il Santo delle stimmate – ha aggiunto il Papa – “era fortemente tormentato nell’intimo e temeva di cadere nel peccato, sentendosi assalito dal demonio. E questo non dà pace, perché si muove [si dà da fare]”. L'aneddoto ha suggerito a Francesco di rivolgere ai fedeli una domanda: “Ma voi credete che il demonio esiste?“. E a braccio ha proseguito: “Non siete tanto convinti, eh? Dirò al vescovo di fare delle catechesi. Esiste o non esiste il demonio? [I fedeli rispondono]: “Sì!”. E va, va da ogni parte, si mette dentro di noi, ci muove, ci tormenta, ci inganna”. Per questo torna utile l'esempio di Padre Pio, della “fiducia che seppe riporre nel Signore”. Il Papa ha ricordato le parole del Santo di Pietrelcina: “Tutti i brutti fantasmi che il demonio mi va introducendo nella mente spariscono allorché fiducioso mi abbandono nelle braccia di Gesù”. La visita a Pietrelcina si è chiusa con la preghiera dell'Ave Maria recitata dal Papa insieme ai fedeli e con l'invito a custodire l'eredità di Padre Pio “nello stile delle Beatitudini e con le opere di misericordia”.