“…È l’ora che pia la squilla fedel, le note c’invia dell’Ave del Ciel. Ave, ave, ave Maria. Ave, ave, ave Maria!”. Queste le prime parole del tradizionale canto mariano che, nel 1873, un sacerdote francese, Jean Gaignet, (1839-1914) attivo nella Vandea, decise di comporre in occasione di un pellegrinaggio di fedeli a Lourdes. In seguito, la composizione, di otto strofe, divenne nota come l’Ave Maria di Lourdes. Il ritornello fu impostato in modo da ricordare il saluto dell’angelo Gabriele alla Madonna (Luca 1,26-38). La melodia venne presa in prestito da un cantico pubblicato nel 1842 da Padre Louis Lambillotte (1796-1855).
Sessantotto strofe
La melodia del ritornello, composta solo dalle due parole del titolo in latino («Ave Maria»), riprende probabilmente un tradizionale canto degli abitanti di Bigourdan: Mous slops (Morbidi pendii). In seguito, su richiesta del Vescovo di Luçon, il motivo venne ampliato: sessantotto strofe per raccontare le diciotto apparizioni della Vergine Maria a Bernadette Soubirous (1858). La composizione trovò consensi nei più diversi Paesi del mondo. E tutti i fedeli e devoti la cantano, recandosi in pellegrinaggio alla grotta di Massabielle, in onore della “Tutta Bella”.
Un pomeriggio a Lourdes
Quando si parla di Lourdes, una città situata nella regione dell’Occitania nel sud-ovest della Francia, ai piedi dei Pirenei, che attira milioni di visitatori e pellegrini ogni anno, si deve andare indietro nel tempo e ricordare quello che avvenne l’11 febbraio del 1858. Quel giorno era un giovedì grasso e nella cittadina di Lourdes faceva molto freddo. La quattordicenne Bernadette Soubirous (1844-1879), insieme alla sorella Toinette e a una compagna, si recarono in cerca di legna vicino alla rupe di Massabielle, che formava lungo il fiume Gave una piccola grotta.
L’Immacolata Concezione
A Bernadette, passato mezzogiorno, apparve la Madonna, che le rivelerà successivamente essere l’Immacolata Concezione. Quasi a voler confermare quanto aveva deciso Pio IX (1846-1878) l’8 dicembre 1854 con la Bolla Inefabbilis Deus, che sanciva come dogma che la Vergine Maria fosse stata preservata dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento. E l’11 febbraio del 1933, Pio XI (1922-1939) dichiarò ufficialmente la festa in onore delle apparizioni mariane avvenute a Lourdes nel 1858. Le quali, furono riconosciute dal vescovo di Tarbes, Bertrand-Sévère Mascarou-Laurence (1790–1870) il 18 febbraio del 1862.
Quando si parla di apparizioni
Le apparizioni sono eventi nei quali la Vergine Maria è apparsa in forma soprannaturale a una o più persone. Spesso prendono il nome della città nella quale hanno avuto luogo, o dal nome dato a Maria in occasione dell’apparizione stessa. Talvolta ricorrono per un periodo di tempo prolungato. Rimane il fatto che, nella maggior parte dei casi, solo poche persone hanno potuto vedere Maria e lasciarci dei messaggi della stessa Vergine. C’è da specificare che, nel caso in cui i fenomeni riguardino solo l’ascolto della voce, il termine più appropriato è locuzione interiore.
Naturalmente in tutti i luoghi dove è apparsa la Vergine Maria, i fedeli hanno eretto un santuario, proprio per ricordare quegli eventi particolari che hanno avuto lo scopo di richiamare tutti ad una maggiore fede e di pregare per la conversione del mondo, come annunciato nei vari messaggi ai protagonisti delle apparizioni.