“Nella comunità cristiana abbiamo bisogno l’uno dell’altro, e ogni dono ricevuto si attua pienamente quando viene condiviso con i fratelli, per il bene di tutti”. Lo ha detto Papa Francesco nell’udienza generale del mercoledì a piazza san Pietro. Nella catechesi il Pontefice ha parlato dei carismi, doni dello Spirito Santo “particolarmente preziosi per l’edificazione e il cammino della comunità cristiana”. Nella prospettiva cristiana il carisma “è ben più di una qualità personale, di una predisposizione di cui si può essere dotati”: è una grazia. “E’ un dono che viene dato a qualcuno – ha affermato – non perché sia più bravo degli altri o perché se lo sia meritato: è un regalo che Dio gli fa, perché con la stessa gratuità e lo stesso amore lo possa mettere a servizio dell’intera comunità, per il bene di tutti”.
Il successore di Pietro ha spiegato, come esempio, che prima dell’udienza ha ricevuto in aula Paolo VI un’associazione con uno specifico carisma, quello di curare i bambini disabili. Ha sottolineato che “uno non può capire da solo se ha un carisma, e quale”. “Ma, tante volte – ha aggiunto – noi abbiamo sentito persone che dicono: ‘No, io ho questa qualità, io so cantare benissimo!’, e nessuno ha il coraggio di dire loro: ‘Ma, meglio che stai zitto, perché ci tormenti tutti quando tu canti!”.
Secondo il vescovo di Roma è bene domandarsi se un carisma “diventa in me motivo di orgoglio, tanto da lamentarmi sempre degli altri e da pretendere che nella comunità si faccia a modo mio”. La diversità dei carismi non deve essere vista “come un motivo di confusione, di disagio”, ma un “motivo di gioia”, un regalo “che Dio fa alla comunità cristiana, perché possa crescere armoniosa, nella fede e nel suo amore, come un corpo solo, il corpo di Cristo”. “Guai”, ha evidenziato, “se questi doni diventano motivo di invidia o di divisione, di gelosia”; infatti, “come ricorda l’apostolo Paolo nella sua Prima Lettera ai Corinzi”, tutti i carismi “sono importanti agli occhi di Dio e, allo stesso tempo, nessuno è insostituibile”.
Inoltre “quando la Chiesa, nella varietà dei suoi carismi, si esprime in comunione, non può sbagliare”. Il Santo Padre ha concluso la catechesi ricordando come la Chiesa oggi festeggi santa Teresa di Gesù Bambino, una donna che ha sentito in sé il carisma dell’amore. “E questo carisma – ha soggiunto il Papa – lo abbiamo tutti: la capacità di amare”.