La Congregazione Don Orione è presente in Ucraina dal 1992. Per essere d’aiuto ai bisognosi delle città di Kiev, Leopoli, Kharkiv e Korotych. Una presenza che è continuata dopo che all’alba del 24 febbraio 2022 la Russia ha intrapreso una guerra contro l’Ucraina.
Diritto di costruire
In Ucraina la solidarietà non cede alla violenza. E le armi non hanno l’ultima parola. Aggiornamenti da Leopoli sulle conseguenze del conflitto russo-ucraino arrivano da don Moreno Cattelan. Il missionario racconta all’agenzia vaticana Fides: “La guerra continua, la paura incombe. L’avvenire è segnato ancora da nubi nere. Ma nessuno può negarci il diritto di costruire. Dove altri distruggono. O di passare alcune giornate in allegria e fraternità. Giocando, cantando, correndo e soprattutto divertendoci. Su questi due fronti noi saremo sempre presenti”.
Missione in Ucraina
Aggiunge il sacerdote della Piccola Opera della Divina Provvidenza di don Orione: “In questi mesi molti profughi sono ritornati nei loro paesi e città (anche a Kharkiv). Oppure hanno raggiunto l’Italia o altre località all’estero. Noi li avevamo accolti qui, nel monastero. E a Casa Cafarnao. A tutt’oggi ospitiamo ancora due nuclei familiari. Uno di Kharkiv e il secondo di Dnipro”. Inoltre, prosegue il religioso, “alcune delle 700 persone che abbiamo aiutato a raggiungere l’Italia sono rientrate in patria. Altre stanno organizzando il viaggio di ritorno”. E, sottolinea don Moreno Cattelan, “il nostro servizio, iniziato all’indomani dell’invasione, continua. Con modalità e persone nuove. All’insegna dell’accoglienza per tutti”.