La vocazione solidale del cattolicesimo in Trentino. Prima l’assunzione del
coordinamento della Mensa della Provvidenza, nel
convento dei Cappuccini alla Cervara. Poi lo scorso ottobre l’appello della Diocesi di Trento per la
fornitura di alimenti. Viveri necessari ad offrire ogni sera un pasto caldo a un centinaio di
bisognosi. E alla
distribuzione di oltre 250 pacchi viveri mensili. Per garantire la piena operatività della Mensa servivano scatole di pomodoro, legumi, tonno, olio (semi e oliva) farina bianca.
Zucchero, latte, pasta caffè, biscotti. In generale alimenti a lunga conservazione. La Mensa e il servizio dei pacchi viveri si regge su una rete di ben 300
volontari che si alternano nella raccolta delle forniture alimentari (di varia provenienza, in particolare supermercati,
associazioni e privati). Nella preparazione e nella distribuzione. A coordinare il loro lavoro c’è ora in particolare la Caritas diocesana. Due mesi fa il delegato dell’Area Testimonianza
don Mauro Leonardelli ha scritto ai parroci della città. Invitandoli a sensibilizzare le comunità in tal senso.