“La trasparenza e il rendere conto pagano sempre. Nella gestione dei beni. Dove anche nelle nostre parrocchie riveste un ruolo centrale il Consiglio per gli affari economici. Così come nel far sapere quando un’opera è stata realizzata anche grazie ai fondi che ci vengono destinati dalla fiducia dei cittadini”. L’arcivescovo Ivan Maffeis ha scritto una lettera al clero e alla comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve. Riguarda la trasparenza economica ed amministrativa della Chiesa. Una riflessione sorta a margine del recente convegno nazionale degli incaricati per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica. Un incontro a cui monsignor Maffeis ha preso parte. “È un tema – commenta l’arcivescovo – che non scalda il cuore. E che anzi ci trova spesso latitanti. Parliamo poco di 8xmille in parrocchia. Stentiamo a far conoscere alla gente la possibilità di fare offerte deducibili con cui sostenere il clero. Ci frena una sorta di pudore. Quasi a prendere le distanze da una modalità che potrebbe far pensare che chiediamo semplicemente per noi stessi“.
Esigenza di trasparenza
“All’interno di questo orizzonte, è importante informare sul fatto che la disponibilità piena del servizio del sacerdote oggi è assicurata dal sistema dell’8xmille – evidenzia il presule-. Possiamo farlo con grande serenità. Nel visitare tanti sacerdoti rimango colpito per la testimonianza di sobrietà e di distacco dai beni che parla nel loro stile di vita. Gli esempi virtuosi non ci mancano pure su altri fronti. Quello della carità. Cioè le mense, gli empori, i posti letto per senza fissa dimora. Il sostegno crescente per le utenze, l’affitto, le spese sanitarie. I progetti di sviluppo nei Paesi impoveriti. Come quello degli interventi sulle nostre chiese, sugli oratori, sui luoghi educativi. Tutto ciò racconta il volto di una comunità cristiana che ogni giorno offre indistintamente a tutti la sua vicinanza solidale”.