Libano e Iraq, un viaggio tra i profughi di Ebril e di Mosul: questo è l’itinerario dell’Arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, invitato dai patriarchi Bèchara Rai e Raphael I Sako. Domani partirà per Beirut, iniziando il suo percorso tra i cristiani perseguitati del Medio Oriente. In Libano Scola parteciperà ai lavori del Sinodo della Chiesa patriarcale maronita, in cui si discuterà della presenza cristiana nel Paese e in tutto il Medio Oriente, il ruolo dell’Occidente e la comunione e la solidarietà tra le Chiese. “Le vere religioni – dice il cardinale Bèchara Rai – non possono predicare odio e divisione, sono, al contrario fattori di comunione”. Passa poi ad accusare la politica, dicendo che nel Medio Oriente sono costretti a subire “tale politica inumana”.
Sempre a Beirut anche un incontro con la Commissione Episcopale della famiglia delle diocesi libanesi. Il 19 giugno sarà poi la volta di Ebril, dove incontrerà i cristiani sfollati da Mosul e dai villaggi della piana di Ninive occupati dall’Isis. Ai profughi l’Arcivescovo di Milano porterà la solidarietà della Caritas Ambrosiana, che ha lanciato una raccolta fondi straordinaria. “Nell’ultimo anno – spiega il vescovo di Erbil monsignor Bashar Warda – più di 125 mila cristiani sono stati costretti a fuggire dai loro villaggi sono perché hanno scelto di rimanere cristiani”.
Le offerte dei fedeli ambrosiani saranno consegnate a Caritas Iraq, impegnata da tempo nel Kurdistan iracheno a fianco delle centinaia di migliaia di famiglie scappate dalla guerra. Le donazioni serviranno a sostenere la distribuzione di aiuti umanitari, kit igienico sanitari, cibo, vestiti e a supportare l’assistenza sanitaria e le attività educative e scolastiche a favore dei bambini.